Sono stati tutti assolti dall’accusa di avere effettuato a Ribera un collegamento abusivo alla rete idrica e di essersi impossessati di acqua sottraendola al gestore che, all’epoca dei fatti, nel 2019, era Girgenti Acque.
Assolti dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca per non avere commesso il fatto Gioacchino Alaimo, di 43 anni, di Canicattì; Vincenza Presti, di 89 anni, di Ribera; Amin Rohai, di 39 anni, tunisino; Bassir Rafik, di 43 anni, tunisino. Presti è la proprietaria della casa ed è dalla sua segnalazione che è scattato l’accertamento che evidenziava i consumi di acqua.
Le difese hanno puntato sul fatto che non è stato accertato che la manomissione ha determinato la presenza di acqua nei tubi che alimentavano le singole abitazioni. Presti era difesa dall’avvocato Alberto Di Carlo; Alaimo dall’avvocato Mirella Vento; Bassir Rafik dall’avvocato Giovanni Forte; Amin Rohai dall’avvocato Giuseppe Tramuta.