Proprio il 3 novembre dello scorso anno, un’alluvione colpì ferocemente il palermitano e tutta la Sicilia. Il giovane medico è morto sommerso dal fango, mentre si stava recando in ospedale per assistere i suoi piccoli pazienti.
In ospedale Giuseppe Liotta, medico pediatra di 40 anni, non è mai arrivato perchè travolto dal fango e dalla furia dell’acqua a causa dell’alluvione che, proprio lo scorso 3 novembre, colpì la Sicilia ed in particolare il palermitano. Oggi i suoi colleghi hanno voluto ricordare il sacrificio del giovane medico che non ha esitato un attimo, nonostante le previsioni meteo avverse, a mettersi in strada per raggiungere l’ospedale dei Bianchi di Corleone e portare conforto ai suoi piccoli pazienti. Lo hanno fatto questa mattina, organizzando un cammino per “Non dimenticare” quest’uomo coraggioso e pieno di vita. Sul luogo in cui fu ritrovata la sua auto, adesso c’è un albero di ulivo. Stamane, con partenza da piazza Falcone e Borsellino, a Corleone, hanno raggiunto l’ulivo che è stato benedetto dopo una messa in ricordo del medico. “Ci teniamo molto a ricordare il dottor Liotta e il suo sacrificio per raggiungere il luogo di lavoro – ha evidenziato Marcus Salemi uno dei promotori – ma purtroppo dobbiamo constatare che a distanza di un anno, nulla è stato fatto per migliorare le condizioni delle strade che portano al paese. Se si dovessero verificare altre piogge copiose e abbondanti, come quelle che lo scorso anno hanno pesantemente flagellato l’intero territorio, la zona diventerà nuovamente ad alto rischio”.