Avrebbe violato le prescrizioni che gli erano state imposte conversando dal balcone di casa con soggetti con precedenti di polizia e pochi giorni fa non rispondendo al citofono e neppure al cellulare ai carabinieri arrivati per un controllo Stava scontando in detenzione domiciliare gli ultimi mesi di una pena per complessivi 2 anni e 6 mesi di reclusione e adesso è stato trasferito in carcere il menfitano Giovanni Pilo, di 27 anni. Lo ha disposto il magistrato di Sorveglianza, Walter Carlisi.
A gennaio del 2020 il Tribunale di Sorveglianza di Palermo aveva disposto nei confronti di Pilo il trattamento in prova al servizio sociale, dovendo espiare la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione, da sentenza di patteggiamento per droga. Nello scorso mese di marzo era stato valutato in maniera parzialmente negativa l’esito dell’affìdamento in prova concesso, in ragione di violazioni delle prescrizioni che lo stesso avrebbe realizzato, e così è stato disposto nei suoi confronti che espiasse la pena di sette mesi di reclusione in regime di detenzione domiciliare. Durante l’esecuzione, però, Giovanni Pilo, che è difeso dall’avvocato Calogero Lanzarone, avrebbe ulteriormente violato le relative prescrizioni.