Ammonta a poco meno di 25 mila euro la somma che una saccense non dovrà pagare come stabilito dal giudice del Lavoro del Trububale di Sciacca. Nell’ottobre del 2017 e’ stato notificato alla dottoressa R.V., socia accomandataria di una Sas, operante a Sciacca, nel settore paramedico- fisioterapico, un avviso di addebito emesso dall’Inps, dell’importo di circa 25.000 euro. Tale avviso scaturiva da una precedente iscrizione, operata d’ufficio dall’istituto previdenziale, della ricorrente nella “gestione commercianti” con conseguente obbligo di versare i relativi contributi.
Avverso tale gravoso accertamento la R.V., rappresentata e difesa dall’avvocato Riccardo Scarpinati, ha presentato ricorso al Tribunale di Sciacca al fine di ottenere l’annullamento dell’avviso di addebito per mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi richiesti al fine di inquadrare l’attività svolta nell’alveo della gestione commercianti.
Il Tribunale di Sciacca, in accoglimento dei motivi del ricorso formulati dal difensore, ha annullato il contestato avviso dichiarando illegittima l’iscrizione della R.V. operata d’ufficio dall’Inps nella Gestione commercianti.
Una saccense non dovrà pagare 25 mila euro all’Inps, il giudice accoglie l’opposizione

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