“Utilizzavano richiami vivi per catturare gli uccelli a Sambuca”, sanzione disposta dal giudice di Sciacca

Due palermitani, uno dei quali di 93 anni all’epoca dei fatti, sono stati condannati a una sanzione di 1200 euro ciascuno dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, perché, a Sambuca, avrebbero esercitato l’uccellagione: mediante l’ausilio di richiami vivi, nella specie un cardellino, detenuto in una gabbia legato a un arto mediante un laccio.

Ai due, Massimiliano Rizzo, di 42 anni, e Francesco Fontana, di 93, veniva contestato anche di avere detenuto animali in condizioni incompatibili con la loro natura, in particolare due esemplari di cardellino all’interno di una gabbia senza acqua, legati a un arto mediante un laccio. Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, li ha condannati a 1200 euro di ammenda ciascuno oltre che al pagamento delle spese processuali con pena sospesa.  La vicenda per la quale si è celebrato il processo si riferisce all’8 giugno del 2018.

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