Sergio Panunzio, a capo dell’associazione “Con i piedi per terra”, ormai da qualche anno impegnata a Sciacca con una serie di suggerimenti e anche con momenti di approfondimento sui temi del verde urbano, valuta positivamente l’interesse suscitato dall’iniziativa dei club service con la piantumazione delle piante nel viale delle Terme, ma sostiene che la materia deve essere trattata in città con un progetto complessivo.
Preside Panunzio, ritornano le palme nel viale delle Terme, l’associazione Mizzica sta elaborando una proposta per la riqualificazione e la fruizione della villa comunale Ignazio Scaturro, anche i Cinque Stelle si occupano della materia. L’associazione Con i piedi per terra, che si occupa ormai da anni di verde urbano, cosa pensa di questo interesse nei confronti di un settore che fino a qualche mese fa pochi consideravano?
“In linea di massima ritengo positivo questo inaspettato quanto auspicabile interesse che la cittadinanza sta manifestando per il Verde urbano. L’iniziativa dei club service è stata encomiabile e si deve riconoscere loro una grande capacità organizzativa. La piantumazione delle palme del viale della Terme è stata un’iniziativa veramente encomiabile, da lodare ed incoraggiare; anzi il Comune dovrebbe coordinare e maggiormente incentivare tali iniziative che, a mio parere rappresenta un ottimo sistema per sopperire alle difficoltà dell’amministrazione pubblica”.
Perché ritiene positivo questo interesse solo in linea di massima?
“Come spesso succede, sono i risultati di maggiore impatto e di più visibilità che attirano maggiormente l’interesse, dimenticando o non rendendosi conto, che la riqualificazione e la promozione del verde urbano ha inizio con una gestione competente e razionale del verde, con la compilazione e la condivisione di regole certe e precise, con una programmazione ed una progettazione generale del verde che deve partire dal Comune a cui tutti si devono; il Comune deve avere la regia di questo processo, indirizzare, controllare e non può sempre accettare ciò che altri propongono. Le associazioni, i club, i privati cittadini sono risorse preziose e insostituibili, le loro iniziative vanno cercate ed incoraggiate perché, spesso, sanno e possono sostituirsi alle amministrazioni pubbliche con maggiore efficienza e risultati. È importante, dunque, che il Comune si decida a redige alcuni fondamentali documenti di programmazione che potrebbero essere l’inizio di una vera riqualificazione del verde urbano a Sciacca; mi riferiscono al regolamento del verde urbano, che la nostra associazione ha redatto con la consulenza tecnico-scientifica di due docenti universitari e che abbiamo trasmesso ufficialmente a questa ed alla precedente amministrazione affinché, questo importantissimo strumento tecnico-normativo, si ponga per tutti gli operatori del settore, come un obiettivo di tutela, la riqualificazione e di valorizzazione del patrimonio verde cittadino mediante una razionale e corretta progettazione e gestione delle aree verdi”.
Voi avete proposto un censimento del verde. Come si dovrebbe operare?
“È necessario procedere al censimento del verde senza il quale programmare e progettare diventa un’azione irrazionale; è indispensabile redigere il Piano del Verde che, insieme al Prg, dovrebbe essere un elemento di programmazione importantissimo per una città come Sciacca. Alcuni dei nostri interventi hanno avuto più risalto, ad esempio la nostra associazione ha condotto una battaglia contro la deprecabile pratica della capitozzatura: un tipo di “potatura” da evitare assolutamente perché determina una serie di inconvenienti e danni alla pianta, al microclima urbano, all’avifauna, all’entomofauna, alla captazione delle acque meteoriche, rischi gravissimi per la sicurezza del cittadino, crea inoltre le premesse per interventi successivi, necessari per il contenimento della vegetazione, più complessi e dispendiosi. Più volte, in diversi sedi, abbiamo espresso le nostre perplessità sulle effettive competenze degli operatori i quali, non certo per loro colpa, spesso non hanno alcuna preparazione specifica del settore e, nei migliori dei casi, usufruiscono delle tecniche e delle pratiche acquisite nel settore agricolo: il verde urbano è tutt’altra cosa, le tecniche, gli obiettivi i risultati attesi sono ben altri ed occorre una professionalità ed una preparazione specifica”.
Per la villa comunale non si riescono a fare sostanziali passi in avanti?
“A proposito della villa comunale, sin dall’inizio della nostra attività ci siamo resi conto che anni di indifferenza e incurie hanno reso questa villa un luogo di degrado, senza alcun rispetto per ciò che in effetti rappresenta: un monumento storico-botanico, polmone verde per la città centro di socializzazione e attrazione turistica. In funzione di ciò abbiamo promosso e realizzato diverse attività e incontri con associazioni, club service, con il Comitato Pro Villa Comunale e con la stessa associazione Mizzica, quando ancora non era diventata associazione politica. Nel corso di queste riunioni abbiamo più volte esposto le nostre idee per far rinascere la Villa comunale; lo stesso Regolamento del Verde Urbano, fu presentato alla stampa e consegnato all’ex assessore Caracappa, nel corso di un talk show realizzato proprio nella Villa comunale. Tale regolamento, fra l’altro, contiene un capitolo dedicato all’utilizzo, manutenzione e gestione della Villa comunale. Qualche mese dopo, nel corso di un incontro ufficiale con la sindaca Valenti, abbiamo presentato ed illustrato il nostro progetto di riqualificazione e gestione della villa che, a parte l’aspetto agronomico-botanico, il progetto offre la soluzione per una riqualificazione a costo quasi zero per il Comune, ma principalmente è illustrata la soluzione per una gestione rispettosa per l’aspetto botanico, storico, sociale, culturale, didattico e di fruizione turistica. Il progetto prevede la partecipazione del Dipartimento di Scienze Agrarie – Corso di laurea in Progettazione di Parchi e Giardini, di due Istituti scolastici superiore (l’Ipia e l’Ita “Amato Vetrano”) e dell’associazione “Sciacca pulita”. Non l’abbiamo ancora reso pubblico il perché a noi non interessano le passerelle mediatiche e siamo rispettosi dei tempi e degli impegni politici-amministrativi dell’amministrazione. Recentemente abbiamo redatto gratuitamente (è bene chiarirlo), per conto dell’amministrazione, un progetto per la riqualificazione della vasta area incolta (un ettaro circa) in via Sciascia, alla Perriera. Si tratta di un progetto esecutivo che prevede, oltre la sistemazione a verde di tutta l’area con piante particolari e sistemi di gestione innovativi, la realizzazione di un campetto di minigolf, 2 campi bocce, un’area giochi per bambini, area relax, ecc. Purtroppo il progetto, pur potendo usufruire di fondi europei, non è stato presentato per un imprevisto ostacolo tecnico-amministrativo degli Uffici Tecnici del Comune”.
Quali altre attività l’Associazione ha in programma?
“Molto dipende dalla disponibilità e dai tempi dell’amministrazione comunale perché, come accennavo precedentemente, noi operiamo più nel settore della progettazione, della programmazione e nella gestione. A tale proposito abbiamo già proposto diverse iniziative che speriamo vengano accolte. Considerato l’interesse che la città ha manifesto recentemente per le palme, desideravo comunicare che verso la fine di settembre avrà luogo, al Circolo di Cultura, un convegno, appunto sulle palme dal titolo: Le Palme tra storia, sacralità, mito e bellezza. I relatori saranno alcuni dei massimi esperti di tali piante. Spero possa interessare. Sciacca è una città bellissima, ricca di storia, di monumenti architettonici di pregio, un territorio unico, con una vocazione turistica che molti ci invidiano, di risorse umane difficilmente presenti in altre città, abbiamo solo un difetto: l’individualismo che spesso ci induce a critiche e polemiche nei confronti di chi si rende protagonista di qualche iniziativa interessante. Per il bene della nostra città cerchiamo di mettere da pater tutto questo, uniamo le nostre forte, le nostre intelligenze, le nostre risorse per migliorare e progredire. La riqualificazione del verde urbano di Sciacca potrebbe costituire un tema su cui fare convergere le nostre migliori risorse, attrarre turisti, dare un volto nuovo alla città. Il Verde urbano è un settore delicato e pluridisciplinare che coinvolge la politica ma anche l’aspetto economico, richiede competenze agronomiche specifiche e botaniche, ma anche fitosanitario e gestionale. La nostra associazione ha le giuste professionalità e competenza, siamo disponibili a confrontarci e collaborare con chiunque abbia a cuore il verde della città”.