Al Giovanni Paolo II di Sciacca ci sarà un servizio di vigilanza armata. Stessa protezione è stata prevista per il San Giovanni Di Dio di Agrigento.
Lo ha deciso l’Asp di Agrigento ed a favore del nosocomio saccense avrà certamente inciso quanto accaduto durante la scorsa estate quando un infermiere del pronto soccorso è stato aggredito. La vigilanza armata non è stata prevista per gli ospedali di Canicattì e Licata.
Il servizio verrà svolto dalla Metronotte d’Italia spa a cui l’Asp ha affidato l’incarico fino alla concorrenza di 156.894 euro per circa 9000 ore di lavoro.