Con una missiva indirizzata al sindaco e a tutti gli assessori comunali competenti per delega, il Comitato Pro Villa comunale costituito a sua volta dal Comitato di quartiere Sant’Agostino, dal Comitato De Gasperi e da Cittadinanzattiva chiedono la rimozione della platea in legno con massetto in cemento e piastrelle di metri quadri 124, del chiosco/gazebo in legno di metri 78 e della piattaforma in laterocemento di metri quadri 172 che alterano e distruggono la bellezza naturale del luogo più importante, dal punto di vista storico e ambientale della città di Sciacca.
Tutte opere rimaste in loco dopo lo stop ad un progetto di imprenditoria privata che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un ristorante e di un bar all’interno della storica villa comunale di Sciacca circa dieci anni fa.
Il progetto e’ stato bloccato a seguito del ricorso giurisdizionale dello stesso Comitato che ha raccolto duemila firme per stopparlo e ad avere la meglio a seguito di un lungo contenzioso.
Di quell’iniziativa imprenditoriale restano ora soltanto le opere che il Comitato evidenzia deturpano il giardino e delle quali ora chiede il ripristino dello stato dei luoghi e della rimozione.