La scrittrice e giornalista Guzel Jachina con il romanzo d’esordio “Zuleika apre gli occhi”edito da Salani, è la vincitrice della diciassettesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A decretarne la vittoria la giuria composta dal presidente Gioacchino Lanza Tomasi e da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Salvatore Ferlita.
Un premio anomalo, quello di questanno, dove salterà la cerimonia di premiazione. L’incontro tra l’autrice e il pubblico, previsto nel mese di agosto in piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce, non si potrà tenere a causa della pandemia legata al Covid-19.
“Zuleika apre gli occhi” – ha spiegato Gioacchino Lanza Tomasi durante la conferenza stampa del premio che si e’ svolta a Palermo – è stato preso come un esempio della possibile sopravvivenza umana a ogni condizione se pur disperata. Non è un libro politico, ma è storia del cammino verso l’emancipazione di una donna che, come molte altre, è passata attraverso l’indicibile e paradossalmente ritrova se stessa nell’inferno della taiga. I luoghi e i tempi fanno apparire i sentimenti come spariti e inesistenti, ma l’amore che nasce tra i personaggi rivela il contrario.
E il tratto poetico del libro quello dellistinto alla vita contro ogni violenza personale che si estende a unintera comunità.
Possa anche Zuleika apre gli occhi – ha concluso – convincerci della necessità, tante volte addotta da Lampedusa, che i grandi libri parlino all’uomo di ieri e di domani”.
“Purtroppo, per le note questioni sanitarie, quest’anno il Premio non potrà avere il pubblico delle passate edizioni – ha detto Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belìce. Un pubblico che ci ha sempre seguito, specialmente durante la cerimonia di consegna, con passione ed interesse. Speriamo che la talentuosa scrittrice possa essere con noi l’anno prossimo, la sua presenza sarebbe importante per ampliare il nostro orizzonte culturale così come è accaduto negli anni con i vincitori delle precedenti edizioni. Perché ormai il Premio è diventato patrimonio di tutti noi”.
Gori Sparacino, direttore del Premio, ha aggiunto: “E importante dare continuità al Premio, ormai diventato di grande interesse, che coniuga cultura e sviluppo locale. Sono certo che il romanzo di Guzel Jachina, che ha riscosso successo in tutto il mondo proprio come è accaduto con Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, conquisterà anche i lettori italiani per l’intensità delle pagine e per la forza della protagonista”.