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Scultura dedicata alla strage di Ustica giace in un deposito, l’artista che l’ha realizzata chiede scusa all’associazione dei parenti delle vittime

Roberto Masullo è l’artista saccense che tre anni fa ha realizzato un’opera dedicata alla Strage di Ustica che nel 2014 è stata inaugura e che era stata collocata nello spiazzale del Borgo dello Stazzone, tranne poi finire  abbandonata all’interno di un deposito in attesa che si provveda a trovarne una giusta collocazione. Infatti, l’opera realizzata per essere collocata sul Lungomare dello Stazzone dopo la cerimonia di inaugurazione con tanto di taglio del nastro alla presenza di molte autorità e amministratori del Comune di Sciacca,  è stata rimossa per una serie di cavilli burocratici che non consentirono di avere le giuste autorizzazioni  per la sua collocazione. L’artista venne avvisato due ore prima dell’inaugurazione che le relative autorizzazioni non erano pervenute. Anche il comitato del Borgo dello Stazzone, una volta che l’opera è stata rimossa dal quartiere, si è sempre opposto alla possibilità di una collocazione diversa dell’opera in un’altra zona della città. 

A tre anni dalla mancata collocazione e nel giorno nel quale si celebra il 37°anniversario delle strage, è lo stesso artista che ha realizzato l’opera, in una lettera aperta a chiedere scusa ai familiari delle vittime del disastro aereo.  

” Credo che questo ritardo – scrive Masullo –  non sia causato da una non idoneità artistica del prodotto, frutto di un percorso universitario che tante soddisfazioni mi ha dato, proprio per il tema trattato, credo piuttosto che questo ritardo sia causato da un’assurda burocrazia e da inconcepibili incomprensioni fra le parti chiamate in causa durante l’evento, intendo quindi i depositari dell’opera e gli enti autorizzanti la collocazione. Sicuramente le parti avranno avuto altre beghe da risolvere, ma credo sia sacrosanto chiedere scusa alla vera parte lesa di questa storia, cioè tutta l’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, persone che quel giorno da diverse parti della Sicilia e dell’Italia, hanno presenziato all’evento, onorati di vedere ricordati i propri cari, ma con un celato timore di essere strumentalizzati. Ed effettivamente credo che ciò sia accaduto. Per questo motivo chiedo io scusa in prima persona a chi è stato il tramite per contattare tutti i partecipanti, chiedo scusa alla presidente dell’associazione delle vittime Daria Bonfietti, chiedo scusa a quei genitori che mi hanno fatto commuovere nel sentire le loro storie e mi hanno ringraziato per aver tenuto ancora vivo il ricordo di questo triste avvenimento”.

Masullo conclude così la sua lettera: “Augurandomi una più veloce risoluzione del problema, voglio che l’associazione vittime della strage di Ustica sappia che io non dimentico, e che mi metto a disposizione gratuitamente per collaborazioni di qualsiasi tipo. A chi giustamente volesse ribattere dicendo che le priorità della nostra città non sono il posizionamento di una scultura, ma i problemi sono altri, dico che ha ragione, ma dico anche che l’educazione delle persone si fonda sul ricordo, sullo sguardo al passato, per costruire un futuro migliore, pertanto, è giusto rispettare le priorità, ma è giusto anche rispettare le persone, in vita e non”.

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