Ventiquattro ore a Sciacca. Nei ricordi di Simonetta Agnello Hornby era il paese da dove proveniva il pesce piu’ buono e che considerava piu’ bello rispetto Agrigento, cosi’ la scrittrice, fenomeno editoriale eccezionale, si e’ ieri presentata al pubblico del Circolo Garibaldi di Sciacca nell’ambito della presentazione del suo ultimo lavoro scritto col figlio disabile George “Nessuno puo’ volare”, una presentazione organizzata dal Rotary Club. La seconda volta a Sciacca della scrittrice che si considera meta’ inglese e meta’ italiana, ma come ammette, anche molto siciliana.
La scrittrice dopo aver risposto ieri alle domande di Sergio Indelicato, amico d’infanzia della stessa, stamattina ha incontrato gli studenti del Liceo Classico “T. Fazello”.
“Portare il mio libro che parla di disabilita’ in una scuola – ha detto – e’ il miglior posto dove portare un racconto consapevole fatto di sofferenza e dolore”.