In continua crescita le presenze al Museo della Ceramica di Burgio. Sono già più di 3.000, come spiega il direttore Vito Ferrantelli, le persone che quest’anno hanno visitato il Muceb la cui istituzione, nel 2010, “trae origine dalla volontà di salvaguardare e valorizzare una feconda attività svolta da maestranze locali e territoriali, che nel corso dei secoli si sono alternate nel rendere sempre più preziosa e apprezzata la produzione della maiolica di questo luogo”. Un trend in crescita rispetto all’anno scorso quando le presenze complessive registrate furono poco più di 4.000.
Lo spazio espositivo del Muceb è ricavato dagli ambienti dell’ex convento annesso alla chiesa di Santa Maria delle Grazie edificato dai Frati Minori Osservanti nel 1580. L’allestimento, curato dall’architetto Bernardo Agrò, è articolato seguendo un dinamico modello espositivo, sintesi dei contributi e delle ricerche storico-artistiche, archeologiche ed etnoantropologiche. Gli spazi espositivi del museo vengono inaugurati con la collezione permanente del museo, la Collezione Giallo, i rinvenimenti del butto delle fornaci cinquecentesche. La Collezione Giallo, di proprietà del Comune di Burgio, è stata acquisita nel 2006 e propone un importante excursus nella produzione delle botteghe burgitante che va dal XVI al XX secolo. La collezione è costituita da circa 570 manufatti di diverse tipologie. I rinvenimenti del butto delle fornaci provengono dagli scavi effettuati dal Servizio per i Beni Archeologici, nell’area di scarico degli scarti di lavorazione delle più antiche produzioni ceramiche burgitane i cui risultati arricchiscono la conoscenza sulle produzioni locali, artistiche ed artigianali, a partire dal XVI secolo.
Il Muceb è aperto tutti i giorni, ad esclusione del lunedì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Per informazioni scrivere a info@muceb.it o chimare al numero 0925/65052.
Intanto, è in questi giorni ospite a Burgio la mostra nazionale itinerante “Grand Tour – Alla scoperta della ceramica classica italiana”, un viaggio in Italia attraverso la selezione di ceramiche di gusto tradizionale alla collezione di rappresentanza dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. “Grand Tour”, curata da Anty Pansera, Jean Blancheart e Viola Emaldi, approda in Sicilia per mostrare il valore dell’artigianato d’eccellenza italiano, dove sarà ospite fino a fine agosto. Dopo essere partita da Bruxelles ed aver toccato le tappe siciliane di Sciacca, Santo Stefano di Camastra e Caltagirone, si conclude il tour siciliano con l’ultima tappa a Burgio. “Grand Tour”, riporta con la mente indietro nel tempo, ai viaggi di turismo colto che fecero i più illustri viaggiatori del passato, portandoci nei centri di produzione presenti in tutto il Paese. Un omaggio alla tradizione ceramica italiana e quindi all’alto artigianato artistico che prende proprio la forma di una macchina del tempo, un viaggio nelle forme e nei decori delle suppellettili da mensa dall’antichità all’età moderna lungo 40 città italiane di affermata tradizione ceramica.