Non merita certo di rimanere inosservata e trascurata la targa in bronzo che ad Agrigento celebra colui che fu definito “l’ultimo uomo universale a camminare sulla terra”, Johann Wolfgang von Goethe.
La stele bronzea dedicata a uno dei più grandi letterati tedeschi fu collocata nel 1987 sulla facciata del palazzo Celauro, dove Goethe fu ospitato due secoli prima, nei suoi quattro giorni di soggiorno agrigentino.
Il monumento celebrativo versa ora in uno stato di incuria ed abbandono.
A sollecitare un intervento di restauro è il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, Emanuele Farruggia che indirizza la richiesta al direttore del Parco Valle dei Templi, Roberto Sciarratta.
“Restaurare la stele bronzea – sottolinea Farruggia – significa restituire decoro e lustro ad un angolo del salotto cittadino che è stato lo scenario di uno dei più significativi viaggi dello scrittore tedesco in Sicilia”.
L’ autore di opere immortali come il Faust, I dolori del giovane Werther, Le affinità elettive, giunse il 23 aprile 1787 nell’allora Girgenti da Sciacca dopo una lunga giornata di cammino.
Affascinato dalle Terme, dai templi e dai maccheroni di “grano forte” che per la prima volta assaggió ad Agrigento, Goethe fu conquistato dalla bellezza della città che descrisse nei suoi “Diari girgentani” e dalla Sicilia intera che per il poeta, è il luogo che racchiude “la chiave di tutto.”
Lorella Rizzuto