Agrigento

Sessantasei siti potenzialmente inquinati in provincia di Agrigento secondo la mappa del rischio regionale

La mappa del rischio in Sicilia è stato redatto seguendo il piano regionale delle bonifiche compilato dall’Assessorato all’Energia e ai rifiuti.
In provincia di Agrigento, sono 66 i siti potenzialmente inquinati di cui 63 discariche e 3 aree produttive. Quella agrigentina resta nel podio delle provincie siciliane con siti inquinanti, la precedono Messina e Palermo.

È stato l’assessore regionale ai Rifiuti Alberto Pierobon a spiegare che occorre dapprima verificare la pericolosità di questi siti, che vanno bonificati e chiusi se sono presenti rischi.

Ma chi li dovrebbe bonificare? Il cosiddetto ‘piano di caratterizzazione’, ossia la verifica in soldoni, sarebbe a carico dei Comuni che però hanno i loro gravi problemi finanziari.

Solo per fare una stima, se ad ogni discarica dismessa si attribuisce in media un ettaro, ci sarebbero cinque milioni di metri quadrati di discariche, uguale a  700 campi di calcio dove è necessario avviare un’azione di bonifica per evitare che possano esserci casi di sversamento.

E non c’è comune che è esente da avere una discarica o un sito da bonificare. Ad esempio, a Sciacca oltre alla discarica Saraceno Salinella, vi è il sito di Gattavoli. A Ribera, il sito di Contrada Quartolongo. Non sono esenti neanche i piccoli comuni come Caltabellotta, sito in contrada Cristarella o Burgio, la discarica dicontrada Tuppa, a Calamonaci, il sito di contrada Gulfa, la discarica Isabella di Santa Margherita, e il sito di San Vito di Bivona.

(Qui di seguito l’elenco completo dei siti in provincia di Agrigento)

 

 

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