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Debito da oltre 60 mila euro con una banca per Ignazio Cutro’: “Pronto a darmi fuoco, la mafia mi ha tolto tutto”

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Il termine è perentorio, il debito con la banca di Ignazio Cutrò va estinto entro il 19 agosto, ma il testimone di giustizia minaccia di darsi fuoco perché non in grado di onorarlo.

Non c’è pace a casa Cutrò dopo la decisione di revocare la protezione ai familiari e la conseguente volontà a rinunciare alla tutela personale, la serenità di questa famiglia che ha scelto di continuare a vivere nello stesso posto dopo le denunce dello stesso Ignazio ai suoi estorsori per le intimidazioni mafiose subite, ora i problemi economici si riaffacciano all’orizzonte .

L’ atto di precetto della Banca Popolare Sant’Angelo nasce da un vecchio debito dell’ex imprenditore  di circa 60 mila euro, col tempo la cifra è pure cresciuta tra more e interessi.

L’imprenditore chiede adesso il blocco della precettazione e annuncia una protesta: “Se non riesco a trovare un modo per incontrare e bloccare l’atto tramite il presidente della banca, Antonio Coppola, pagherò con la mia stessa vita, dandomi fuoco davanti ad una loro filiale che sceglierò a caso e senza comunicare a nessuno data e ora dell’eventuale gesto. Ormai – conclude Cutrò – non ho più nulla da perdere, la mafia mi ha tolto tutto”.

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