Negli atti dell’inchiesta “Halycon”, scattata ieri e cha ha portato a sette fermati, è spuntato anche il nome dell’ex sindaco Angelo Graci che, il 13 aprile del 2017, avrebbe incontrato Giacomo Casa, nella lista dei fermati dell’inchiesta
Angelo Graci, che secondo gli atti dell’inchiesta, chiamerebbe in causa un altro uomo delle istituzioni, l’onorevole Carmelo Pullara. Nelle intercettazioni proprio Graci , si sarebbe recato in visita a Casa, rivendicando di essersi fatto tramite nei confronti di Carmelo Pullara, per il soddisfacimento delle esigenze lavorative dei figli dello stesso Casa.
L’onorevole Pullara ieri si è dichiarato con una nota stampa “estraneo ai fatti”.
“Ancora una volta – ha scritto Pullara – amaramente, constato di correre il rischio di finire nel tritacarne mediatico, pur non essendo in alcun modo coinvolto in una vicenda di cui non conosco nemmeno i contorni”.
Il deputato regionale ha poi ribadito “di non essere massone e pertanto di non essere iscritto a nessuna loggia massonica”.
“Vengo tirato in ballo da altri- aggiunge-, pur non avendo alcuna contezza della vicenda in questione. Se questo è il prezzo da pagare per essere un uomo pubblico, comincio a pensare che sia un prezzo troppo alto”. “Rilevo inoltre – aggiunge l’onorevole Pullara – che i dialoghi in cui si farebbe riferimento alla mia persona, risultano essere del luglio 2016, un periodo lontanissimo dalle elezioni regionali, che si sono tenute nel novembre del 2017, quando sono stato eletto all’Ars. E nessun incarico pubblico ed elettivo rivestivo in quel periodo”.
Il blitz ha portato all’arresto di sette persone, tra i fermati anche un insospettabile funzionario della regione. Il “professore2 è così chiamato Giovanni Lauria, personaggio centrale nelle indagini che hanno portato all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo, è mafioso il cui spessore criminale è stato già ampiamente ricostruito nei provvedimenti giudiziari che lo hanno definitivamente riconosciuto quale esponente di spicco di cosa nostra agrigentina.