Il Tribunale di Agrigento ha condannato a 8 anni di reclusione Francesco Russo, il commerciante trentenne che lo scorso agosto ha sparato a un 23enne al culmine di una lite nel centro di Joppolo Giancaxio. Il giovane, colpito all’addome, ha riportato una grave lesione al midollo che lo ha lasciato paralizzato.
Lite in strada finita nel sangue
L’episodio è avvenuto il 25 agosto scorso, quando una discussione tra Russo e la vittima è degenerata in un drammatico scontro. Secondo quanto emerso, la lite sarebbe nata da un battibecco riguardante un amico disabile dell’imputato, che il 23enne avrebbe preso di mira con commenti offensivi. La situazione è rapidamente degenerata fino a culminare nella sparatoria.
Russo ha estratto una pistola clandestina e sparato un colpo all’addome del giovane, causandogli una lesione midollare permanente. Subito dopo il ferimento, sono intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti.
La sentenza: 8 anni per tentato omicidio
Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare Micaela Raimondo. La pubblica accusa, rappresentata dal pm Gaspare Bentivegna, aveva chiesto una condanna a 10 anni e 4 mesi, ma il giudice ha stabilito una pena di 8 anni di reclusione per Russo.Le accuse a suo carico tentato omicidio, ricettazione, detenzione e porto abusivo di arma clandestina. L’arma utilizzata sarebbe stata acquisita illegalmente.
Le conseguenze per la vittima
Il 23enne paralizzato dopo la lite dovrà affrontare una vita completamente cambiata a causa delle gravi lesioni subite. La sua famiglia ha espresso dolore e sgomento per quanto accaduto, mentre la comunità di Joppolo Giancaxio è rimasta profondamente scossa dall’episodio.