Qualcuno l’ha soprannominata “la candidata” senza volto perché effettivamente la sua faccia, non l’ha mai potuta mostrare per motivi di sicurezza essendo testimone di giustizia nella terra di Matteo Messina Denaro.
Ma ciò non ha impedito a Piera Aiello, vedova del figlio di un boss e cognata della collaboratrice Rita Atria, morta suicida dopo la strage di via D’Amelio, di poter essere eletta al Parlamento, con un ottimo risultato con il Movimento Cinque Stelle, dove era candidata nel collegio uninominale di Marsala.
Adesso, per lei si sono aperte le porte della vita politica romana dove potrà mostrarsi, ma con le ovvie cautele del caso.
Piera Aiello è diventata testimone di giustizia dopo la scelta di ribellarsi alla mafia denunciandone traffici, affari e delitti.