Hinterland

Raffadali in piazza domani contro Girgenti Acque. Protesta anche per l’installazione dei contatori

Si sono dati appuntamento domani alle ore 10 in via Nazionale, proprio davanti al Comune, per manifestare contro il gestore idrico. Il Comitato civico per l’acqua pubblica ha chiesto ai cittadini di Raffadali di mobilitarsi e di partecipare in massa allo sciopero: “Più siamo – si legge in una nota diffusa qualche giorno fa –  più possibilità abbiamo di bloccare il gestore”.

Tra i motivi della discesa in campo di domani vi è una massiccia “campagna anti-contatore” che il Comitato sta portando avanti. A Raffadali, così come a Favara, Girgenti Acque ancora non ha completato l’installazione dei contatori idrometrici. Strumentazione che molti raffadalesi  si sono rifiutati di farsi installare contestando la misurazione anche dell’aria con tale apparecchiatura. Tra le altre cause che porteranno domani la gente in piazza, vi sono ovviamente anche la contestazione delle tariffe più care d’Italia e la ripubblicizzazione dell’acqua.

Girgenti Acque dal canto suo difende il suo operato: l’installazione del contatore idrometrico è un obbligo che la normativa nazionale impone da oltre un ventennio e che viene richiamato dagli atti e dalle disposizioni regolamentari dell’Ambito Territoriale Idrico della provincia di Agrigento e il sistema a misura è uno strumento fondamentale per la salvaguardia della risorsa idrica e dell’ambiente poichè costituisce il massimo deterrente contro gli sprechi, inducendo l’utente a un consumo responsabile e, complessivamente, consente una gestione più efficiente del servizio, con un quantitativo inferiore di acqua.

Ma ciò non basta evidentemente ai tanti agrigentini che così come ha descritto il gestore in molte occasioni si sono verificati veri e propri casi di “impedimento fisico” all’esecuzione delle lavorazioni necessarie per l’installazione.

In prima fila, domani al corteo dovrebbe anche esserci il primo cittadino di Raffadali, Silvio Cuffaro che già giusto qualche mese fa, era sbottato contro il gestore dopo una crisi idrica di circa 12 giorni in paese paventando barricate e manifestazioni di piazza contro il gestore.

Intanto, giusto oggi Girgenti Acque, dopo un incontro  all’ufficio tecnico di Favara ha comunicato l’avvio dell’installazione dei contatori anche in questo comune agrigentino: “le residue utenze non normalizzate – ha scritto il gestore per spiegare la necessità dell’installazione –  pagano un corrispettivo del servizio a forfait, che dunque non ha alcuna corrispondenza con i consumi: all’anziana signora che consuma 40 mc l’anno, attualmente, viene addebitato il medesimo importo richiesto alla famiglia numerosa che vive in una villa con prato inglese e piscina, con consumi da 1.000 mc annui e oltre. Tale situazione, che la legge non ammette, è evidentemente intollerabile anche sul piano etico e morale. Di fondamentale importanza è altresì il tema della corretta misurazione, dal momento che il cittadino deve poter avere la certezza che le quantità conteggiate dal proprio contatore equivalgano perfettamente ai consumi effettuati”.

(Nella foto, la sede del Comune di Raffadali in via Nazionale)

 

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