Il sindaco di Caltabellotta, Lillo Cattano, ha scritto al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, al direttore generale dell’Asp di Agrigento, Alessandro Mazzara e all’assessore regionale alla Salute Eugenio Razza, per riattivare i servizi sanitari al poliambulatorio di Caltabellotta e l’ assegnazione di una unità infermieristica e di una unità operativa in struttura stabile.
“Con la presente intendo rivolgermi alla Vostra cortese attenzione per rappresentarvi l’emergenziale e pericolosa situazione sanitaria che la comunità che rappresento sta vivendo. Il presidio ambulatoriale, appartenente al distretto sanitario di Sciacca, del centro montano di Caltabellotta, da circa due mesi, non garantisce i servizi di assistenza sanitaria. Il disservizio nasce dalla sopravvenuta quiescenza dell’unica unità in servizio e dalla mancata sostituzione della stessa. Così, il presidio sanitario risulta totalmente scoperto e privo di personale in grado di intervento in caso di emergenza.” E’ quanto ha scritto il sindaco di Caltabellotta , Lillo Cattano, al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, al direttore generale dell’Asp di Agrigento, Alessandro Mazzara e all’assessore regionale alla Salute Eugenio Razza, per evidenziare tale criticità. ” Più spesso – continua Cattano – ho informato gli organi preposti della difficile situazione, ma dopo settimane di attesa nessuna disposizione è stata fornita, e la comunità caltabellottese è stata totalmente dimenticata. Mi trovo costretto a scrivere per tutelare principalmente il fondamentale diritto alla salute dei miei concittadini e per esprimere l’amarezza e la delusione degli stessi che protestano, perchè privati di una serie di servizi essenziali. Consideriamo inoltre che un’alta percentuale della popolazione di Caltabellotta è composta da anziani, principali fruitori dei servizi ambulatoriali prestati in loco che hanno difficoltà a spostarsi. Sul territorio di Caltabellotta, inoltre, non risulta attivo alcun centro di analisi clinica privata. Sull’ amministrazione comunale ricade la responsabilità di garantire la sicurezza e la salute dei propri concittadini ed in rappresentanza delle stesse, vaglierò ogni strada mentre la mia comunità non deve subire ulteriori disagi o privazioni. Richiedo, dunque, un pronto intervento per addivenire alla risoluzione definitiva del problema.”