Ci sono anche degli agrigentini tra i quattordici fermati dell’ operazione completata dai finanzieri del comando provinciale di Palermo, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, in collaborazione con il personale dello Scico e dei comandi provinciali di Agrigento e Trapani.
Si tratta di Filippo Solina, nato a Lampedusa 51 anni, Salvatore Spalma, nato ad Agrigento, 30 anni, Francesco Sacco, nato a Porto Empedocle, di 53 anni
Ogni traversata, dalla Tunisia alla Sicilia, poteva costare anche tre mila euro per gli immigrati irregolari che venivano ‘reclutati’ dalla banda criminale. L’operazione denominata ‘Barbanera’, ha portato in carcere 14 persone in tutto. Alcuni di loro sono stati bloccati nel porto di Palermo, agli ormeggi per l’imbarco su motonavi in partenza per la Tunisia, e in un caso erano pronti a esportare illecitamente denaro contante per oltre 30 mila euro. Sono state poste sotto sequestro anche 3 aziende operanti nel trapanese e riconducibili al promotore dell’organizzazione criminale (un ristorante, un cantiere nautico e un’azienda agricola, oggetto del reimpiego degli illeciti proventi), nonché di diversi immobili, automezzi, due pescherecci, denaro contante e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
Le basi operative dell’organizzazione erano poste tra Mazara del Vallo, Marsala, Lampedusa e Tunisia, utilizzando gommoni carenati, dotati di potenti motori fuoribordo, con i quali era in grado di coprire il tratto di mare che separa le due sponde del Mediterraneo in poche ore, trasportando, per ciascuna traversata compiuta, dai 10 ai 15 migranti irregolari, oltre ad una quantità variabile di tabacchi che “raggiungeva in alcuni casi il peso di qualche quintale”.