Con la circolare n. 6/2025, il Ministero del Lavoro ha chiarito le nuove regole introdotte dal Collegato Lavoro (legge n. 203/2024), tra cui spicca una novità cruciale: il rischio di licenziamento automatico in caso di assenza ingiustificata superiore a 15 giorni. Ma attenzione: non è un automatismo assoluto, e ci sono modi per difendersi.
Licenziamento per dimissioni implicite: cosa significa?
Secondo l’art. 19 della legge 203/2024, il lavoratore che si assenta senza giustificazioni per oltre 15 giorni consecutivi (salvo diverso termine previsto dal CCNL) si considera dimissionario per fatti concludenti.
In pratica, l’assenza prolungata viene interpretata come volontà di abbandonare il lavoro, e l’azienda può avviare la cessazione del rapporto senza necessità della classica procedura di dimissioni.
Quando scatta il licenziamento e cosa deve fare il datore
La cessazione non è automatica: è l’azienda che, dopo i 15 giorni, può inviare una segnalazione all’Ispettorato del Lavoro.
Solo dopo questo passaggio, potrà formalizzare la cessazione con modello Unilav, entro 5 giorni.
Il ruolo del contratto collettivo
Il CCNL applicato al dipendente può prevedere un periodo più lungo prima che scatti la dimissione implicita. In tal caso, prevale la durata indicata nel contratto.
Attenzione: i giorni vanno intesi come consecutivi, salvo diversa disposizione.
Come difendersi dal licenziamento per assenza
1. Giustificare l’assenza: quando è possibile evitare il licenziamento
Se l’assenza è dovuta a forza maggiore (ad esempio un ricovero ospedaliero), il lavoratore può presentare prove documentate per dimostrare l’impossibilità di comunicare tempestivamente.
In questo caso, il licenziamento non ha valore legale.
2. Dimissioni per giusta causa: come annullare il procedimento
Se il lavoratore, prima della conclusione dell’iter di cessazione, presenta una dimissione per giusta causa (documentata), questa prevale sulla segnalazione del datore.
Con una giusta causa valida, il dipendente ha anche diritto alla NASpI (disoccupazione).
3. Attenzione alle false segnalazioni
Il datore che comunica un’assenza falsa o non verificata rischia responsabilità penali, come sottolineato dal Ministero.
Differenze con il licenziamento disciplinare
Molti contratti collettivi prevedono già soglie di assenza più basse per licenziare un lavoratore, ma con procedura disciplinare ex art. 7 dello Statuto dei Lavoratori.
Il datore può scegliere se applicare le nuove regole sulle dimissioni implicite o procedere con il licenziamento disciplinare.
Conclusioni: cosa fare per non rischiare
✅ Comunicare subito l’assenza e motivarla
✅ Consultare il proprio contratto collettivo
✅ Conservare tutta la documentazione medica o giustificativa
✅ In caso di assenza prolungata per motivi gravi, presentare dimissioni per giusta causa
Questa nuova disposizione vuole semplificare la gestione dei rapporti di lavoro, ma impone anche attenzione da parte dei lavoratori e dei datori.