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Aumenti stipendio dipendenti pubblici 2025: la proposta ARAN tra disparità e nuovi fondi

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Con l’approvazione del Decreto Legge 25/2025, arrivano aumenti di stipendio per molti dipendenti della Pubblica Amministrazione, ma restano esclusi gli Enti Locali, come Comuni, Province e Città Metropolitane. Una differenza che sta creando forti tensioni tra i lavoratori del settore e che l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale) punta a superare con una proposta mirata.


📉 La disparità tra Funzioni Centrali e Locali

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio esodo di personale dagli enti locali verso altre amministrazioni centrali, attratti da trattamenti economici più vantaggiosi. Le cause principali sono:

  • Divario retributivo storico rispetto ad altri comparti della PA;
  • Carichi di lavoro elevati e mancanza di incentivi nei Comuni;
  • Perdita di efficienza nei servizi locali a causa del turnover continuo.

A peggiorare la situazione, il DL 25/2025 ha previsto risorse aggiuntive per le Amministrazioni Centrali, lasciando però fuori gli enti locali, con una differenza media di 170 euro netti al mese.


🧩 La proposta ARAN per colmare il gap

Per risolvere questa situazione, l’ARAN propone di superare il tetto al trattamento accessorio previsto dal D. Lgs. 75/2017, permettendo così agli enti locali di utilizzare risorse proprie per aumentare la retribuzione dei dipendenti, trattenere il personale qualificato e ridurre il divario con le funzioni centrali.


💶 Gli aumenti per i dipendenti delle Amministrazioni Centrali

L’art. 14 del DL 25/2025 ha introdotto diverse misure di incremento retributivo per i dipendenti dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio:

  • Fondo da 190 milioni di euro annui per la contrattazione integrativa;
  • Incremento di 90.000 euro annui per l’Agenzia Italiana per la Gioventù;
  • Armonizzazione economica per il personale ANSFISA e Ispettorato del Lavoro;
  • 2 milioni di euro annui per adeguare gli stipendi del personale diplomatico;
  • Assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico (20 mln nel 2025, 50 mln annui dal 2026).

📈 Nuove indennità già in busta paga

A partire da aprile 2025, ai dipendenti pubblici vengono riconosciute:

  • Indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,6% (e 1% da luglio);
  • Anticipo sul rinnovo contrattuale 2022-2024 pari al 3,35%.

Questi importi sono già visibili nella busta paga mensile.


🗂️ La richiesta dei sindacati: “Serve equità retributiva”

I sindacati chiedono ora un piano di equiparazione graduale, in quanto le differenze tra comparti della PA possono superare il 20%. Colmare tale disuguaglianza richiederà risorse, pianificazione e una revisione organica dei trattamenti economici.


📝 Conclusione: un passo verso una PA più giusta

La proposta ARAN e gli emendamenti all’art. 14 del decreto vogliono riequilibrare il trattamento economico tra i dipendenti della Pubblica Amministrazione, sostenendo chi lavora negli enti locali. Il prossimo passo sarà verificare quali misure saranno confermate nella legge di conversione del DL e quali risorse saranno effettivamente stanziate per rendere più equa la retribuzione di tutti i dipendenti pubblici italiani.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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