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Carta d’identità 2025, addio passaporto per viaggiare fuori dall’UE: ecco dove si potrà andare con il solo documento

Nuove regole approvate dal Consiglio dei Ministri: la carta di identità sarà valida per l’espatrio in molti Paesi extra UE grazie a nuovi accordi bilaterali. Ecco cosa cambia con il “pacchetto cittadinanza”

Grandi novità in arrivo per i viaggiatori italiani: con l’approvazione del nuovo “pacchetto cittadinanza” da parte del Consiglio dei Ministri, saranno introdotte importanti modifiche all’utilizzo della carta d’identità elettronica e ai passaporti. L’obiettivo è duplice: semplificare i viaggi internazionali e modernizzare i servizi consolari e anagrafici, rendendoli più efficienti.

Carta di identità valida per viaggiare anche fuori dall’Unione Europea

Tra le misure più attese c’è l’ampliamento dell’uso della carta di identità. Grazie alla possibilità di stipulare accordi bilaterali tra Stati, sarà possibile viaggiare in alcuni Paesi extra UE senza bisogno del passaporto, utilizzando solo la carta di identità elettronica.

La nuova norma mira a facilitare gli spostamenti dei cittadini europei, snellendo le pratiche per l’espatrio e riducendo i tempi di rilascio dei documenti. I dettagli su quali Paesi aderiranno verranno resi noti nei prossimi mesi.

Passaporto 2025: tutte le novità in arrivo

Il pacchetto prevede anche modifiche alla legge sui passaporti (n. 1185/1967), per allinearsi agli standard internazionali in materia di sicurezza e identificazione. Ecco le principali novità:

  • Abolita la proroga del passaporto: ogni documento avrà validità fissa e non sarà più prorogabile.
  • Passaporti più sicuri: saranno dotati di microchip con dati biometrici, foto e impronte digitali.
  • Eliminato il passaporto collettivo: ogni viaggiatore dovrà essere in possesso di un documento personale.
  • Viaggi con minori: sarà possibile richiedere attestazioni ufficiali per i minori di 14 anni che viaggiano con un solo genitore, evitando disagi nei controlli di frontiera.
  • Furto o smarrimento all’estero: la denuncia dovrà essere fatta prima alle autorità locali e poi trasmessa a questure, consolati o ambasciate italiane. Un processo più chiaro e uniforme per tutti.

Cittadinanza italiana: si cambia per evitare abusi

Un altro pilastro della riforma riguarda il riconoscimento della cittadinanza italiana. L’obiettivo è valorizzare il legame autentico con l’Italia e limitare le richieste di cittadinanza strumentali. Le novità principali:

  • Maggiore rigore nei requisiti per i discendenti di italiani all’estero.
  • Stop alla “commercializzazione” del passaporto italiano.
  • Più fondi per migliorare i servizi consolari, oggi spesso sovraccarichi da richieste sospette.
  • Allineamento agli standard europei per l’ottenimento della cittadinanza.

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza della riforma: “La cittadinanza deve essere una cosa seria. Serve un legame vero con l’Italia, non una scorciatoia per ottenere un passaporto europeo”.

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