Scopri quando serve la fattura cointestata per accedere a sconti IRPEF, bonus edilizi e agevolazioni previste dalla Legge 104. Tutte le regole, casi pratici e istruzioni per non perdere i benefici fiscali.
Nel 2025, chi vuole ottenere detrazioni fiscali o bonus per spese sostenute da più persone dovrà prestare particolare attenzione alla corretta intestazione delle fatture. In molti casi, infatti, la fattura cointestata è l’unico strumento per ripartire correttamente i benefici fiscali tra più soggetti, come coniugi, genitori o comproprietari.
Ma quando è davvero obbligatoria? Chi può emetterla? E come va compilata per essere considerata valida ai fini dell’Agenzia delle Entrate?
✅ Quando è ammessa la fattura cointestata
La fattura cointestata è ammessa solo nei rapporti tra privati (B2C), cioè tra soggetti non titolari di Partita IVA. Non può essere emessa tra aziende, imprese o professionisti (B2B), come chiarito dalla Risoluzione 87/E/2017 dell’Agenzia delle Entrate.
Viene utilizzata nei casi in cui una spesa è sostenuta da più persone, ad esempio:
- coniugi che ristrutturano casa insieme;
- genitori che dividono i costi scolastici o sportivi dei figli;
- familiari che condividono spese sanitarie per un parente disabile.
🧾 Quando è obbligatoria per ottenere la detrazione
La fattura cointestata è necessaria per accedere alle detrazioni quando:
- più soggetti sostengono la spesa (es. coniugi in comproprietà);
- il beneficiario è fiscalmente a carico di chi paga (es. genitore e figlio disabile);
- si vuole ripartire il bonus tra i soggetti in base alla quota di spesa effettiva.
In particolare, per i bonus edilizi, anche se la fattura è intestata a un solo proprietario, è possibile indicare l’altro nel campo “causale” o “altri dati gestionali”, inserendo il codice fiscale e la percentuale di spesa sostenuta.
👪 Spese per disabili e familiari a carico: come ottenere le agevolazioni
La Legge 104 prevede detrazioni del 19% e IVA agevolata al 4% per spese sostenute a favore di persone con disabilità. Ma per non perdere il diritto è essenziale:
- indicare in fattura il beneficiario della prestazione, anche se non ha pagato direttamente;
- specificare la quota di spesa sostenuta da ciascun soggetto, se sono più di uno;
- rispettare i limiti di reddito per considerare il disabile fiscalmente a carico:
- 4.000 € annui per figli fino a 24 anni;
- 2.840,51 € per tutti gli altri.
🛠️ Lavori in casa e immobili in comproprietà: come funziona
Se due coniugi ristrutturano un immobile in comproprietà, entrambi hanno diritto alla detrazione del 50% o del 65%. Ma per poterla ottenere:
- la fattura deve riportare entrambi i codici fiscali;
- deve essere indicata la percentuale di spesa sostenuta da ciascuno;
- anche se la fattura è intestata a un solo coniuge, è sufficiente annotare il coinvolgimento dell’altro nella sezione testuale.
📝 Come si compila una fattura cointestata nel 2025
Nel caso di fattura elettronica, si seguono queste regole:
- inserire un solo intestatario nei campi anagrafici obbligatori;
- riportare gli altri soggetti nel campo “causale” o “altri dati gestionali”;
- specificare per ognuno: nome, codice fiscale e quota di spesa.
Questo vale per spese legate a:
- attività sportive per minori;
- rette scolastiche e universitarie;
- spese mediche e sanitarie;
- trasporti pubblici;
- affitti studenti fuori sede.
📌 Conclusioni: come non perdere i benefici fiscali
Le fatture cointestate non sono sempre obbligatorie, ma possono risultare decisive per accedere ai bonus fiscali in caso di spese condivise. Per questo è importante:
- pianificare in anticipo la modalità di pagamento;
- verificare con il commercialista o il CAF la corretta compilazione;
- conservare la documentazione in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Una fattura corretta può fare la differenza tra ricevere il rimborso o perderlo.