Pulire l’auto non è soltanto un gesto di cura o un’abitudine estetica: in molti casi è un obbligo previsto dalla legge. Vetri, fari e targa sporchi possono comportare sanzioni salate, ma anche problemi assicurativi e persino responsabilità penali in caso di incidente.
Secondo il Codice della Strada, i seguenti componenti devono essere sempre in condizioni di efficienza e piena visibilità:
Questi elementi, se sporchi o opacizzati, possono compromettere la visibilità del conducente o rendere il veicolo meno visibile agli altri utenti della strada, aumentando il rischio di incidenti.
Guidare con fari o vetri sporchi può costare una multa tra 87 e 344 euro, ai sensi dell’art. 72 e art. 79 del Codice della Strada. Anche se può sembrare banale, un’auto con scarsa visibilità rappresenta un pericolo reale, specialmente nelle ore notturne o in caso di maltempo.
Ancora più specifico è l’art. 102, che impone la perfetta leggibilità della targa: se sporca o illeggibile anche solo in parte, si rischia una sanzione da 42 a 173 euro.
Un veicolo con vetri o fari molto sporchi, in caso di incidente, potrebbe portare a:
In casi estremi, la compagnia assicurativa potrebbe rifiutare il risarcimento se dimostra che la scarsa manutenzione è stata una causa diretta del sinistro.
Anche una semplice targa sporca per fango può essere sanzionata, anche se l’automobilista non ne era consapevole. La legge non fa distinzione tra dolo e negligenza: è responsabilità del conducente verificare sempre la piena leggibilità della targa, soprattutto dopo percorsi sterrati o in condizioni meteorologiche avverse.
Anche un dettaglio apparentemente trascurabile può trasformarsi in una sanzione costosa o, peggio, in una grave responsabilità in caso di incidente. Meglio prevenire con una semplice spugna che pagare con il portafoglio (o con la patente).