Divieto di sosta, multe più leggere ma più severe per chi occupa aree riservate: ecco cosa cambia con la riforma del Codice della Strada 2025. Il nuovo sistema introduce tetti massimi alle sanzioni per le infrazioni ripetute, mentre restano salate le multe per chi parcheggia in zone dedicate ai disabili o ai mezzi pubblici.
Chi vive o lavora in città sa bene quanto sia difficile trovare parcheggio, ma il rischio di trovare un verbale sul tergicristallo non sparisce mai. La riforma del Codice della Strada 2025, introdotta con la Legge n. 177/2024, porta alcune novità importanti, soprattutto per chi lascia l’auto in sosta vietata per periodi prolungati.
La novità principale è il tetto massimo alle multe per divieto di sosta: non sarà più possibile ricevere sanzioni illimitate per la stessa infrazione. In passato, ogni 24 ore di violazione corrispondeva una nuova multa, senza limiti. Oggi, invece, la sanzione massima non può superare i 408 euro (102 euro moltiplicati per quattro). Superato questo importo, non saranno emessi ulteriori verbali per la stessa violazione.
Questa regola si applica sia per la sosta vietata classica (es. parcheggio in aree vietate), sia per la sosta oraria gratuita oltre il tempo consentito.
Per chi sgarra con la sosta oraria gratuita (es. parcheggi consentiti solo per un’ora), la riforma introduce un sistema a penalità crescente:
Questo sistema evita sanzioni esagerate per piccoli ritardi ma penalizza chi abusa del tempo concesso.
Anche per i parcheggi a pagamento, il nuovo articolo 7 del Codice della Strada stabilisce regole chiare:
Attenzione: la riduzione del 30% per chi paga entro 5 giorni si applica solo alla multa, non alle maggiorazioni.
Chi parcheggia dove non dovrebbe, come sugli stalli per disabili o alle fermate degli autobus, rischia sanzioni più salate:
Il nuovo Codice della Strada 2025 punta a rendere più equilibrato il sistema sanzionatorio, evitando multe a raffica per la stessa infrazione, ma inasprendo le pene per chi ostacola i diritti altrui, come nei casi di sosta in aree riservate.
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