Dal 2025 nuove opportunità per lasciare il lavoro prima dei 67 anni: vediamo quali sono le modalità e i requisiti richiesti.
Come funziona la pensione anticipata
Il sistema pensionistico italiano prevede diverse formule di pensionamento anticipato, consentendo ai lavoratori di lasciare il mondo del lavoro prima dell’età pensionabile standard. In questo articolo analizziamo le principali opportunità previste per il 2025 e i requisiti necessari per accedervi.
Attualmente, la pensione anticipata ordinaria consente di ritirarsi dal lavoro indipendentemente dall’età anagrafica, purché siano stati maturati determinati anni di contributi. Infatti, la pensione di vecchiaia è l’unica prestazione previdenziale strettamente legata all’età (67 anni), con un minimo di 20 anni di contributi versati.
Quando il pensionamento non è legato all’età, i requisiti contributivi per l’accesso alla pensione anticipata sono:
- Uomini: almeno 42 anni e 10 mesi di contributi versati;
- Donne: almeno 41 anni e 10 mesi di contributi versati.
Questa possibilità agevola chi ha iniziato a lavorare in giovane età, permettendo il pensionamento prima dei 60 anni.
Le principali misure di pensionamento anticipato per il 2025
Nel 2025 saranno disponibili diverse misure che permetteranno l’uscita anticipata dal lavoro. Vediamole nel dettaglio:
Quota 103
Quota 103 consente il pensionamento con 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi. Questa misura, introdotta nel 2023, potrebbe essere prorogata per il 2025. Il calcolo dell’assegno pensionistico avviene con il sistema misto, che combina:
- Metodo retributivo, basato sulla media delle retribuzioni percepite negli anni precedenti (per contributi versati prima del 1° gennaio 1996);
- Metodo contributivo, in cui l’importo dipende dai contributi versati dal 1996 in poi e dall’età di pensionamento.
Opzione Donna
Questa misura consente alle lavoratrici di andare in pensione con 60 anni di età e 35 anni di contributi, con riduzioni fino a 58-59 anni per categorie svantaggiate (caregiver, lavoratrici licenziate). Tuttavia, il calcolo dell’assegno è interamente contributivo, con importi generalmente più bassi rispetto ad altri regimi pensionistici.
Ape Sociale
L’Ape Sociale è un’altra forma di pensionamento anticipato, dedicata a lavoratori in situazioni di difficoltà. Nel 2025 potranno accedervi coloro che hanno 63 anni di età e almeno 30-36 anni di contributi, in base alla categoria di appartenenza (disoccupati, caregiver, lavoratori con mansioni gravose, invalidi civili al 74%).
Isopensione
Questa misura è destinata ai dipendenti di aziende con oltre 15 lavoratori, permettendo il pensionamento con fino a 7 anni di anticipo, a condizione che l’azienda si faccia carico dell’assegno pensionistico fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
Andare in pensione tre anni prima: chi ne ha diritto?
Nel 2025, chi ha iniziato a lavorare al compimento del 18° anno di età avrà maturato 41 anni di contributi prima di compiere 62 anni. Ciò significa che alcuni lavoratori precoci potranno accedere al pensionamento anticipato tre anni prima rispetto all’età ordinaria. In particolare, chi ha versato contributi ininterrottamente dalla giovane età potrà ritirarsi dal lavoro a 60-61 anni anziché a 64 o 67 anni.
Monitorare gli aggiornamenti normativi
Mentre alcune misure, come Quota 103 e Opzione Donna, sono ancora in fase di valutazione da parte del Governo per la Legge di Bilancio 2025, altre opzioni consolidate come la pensione anticipata ordinaria e l’Ape Sociale rimarranno disponibili.
Per chi vuole valutare le proprie opzioni pensionistiche, è fondamentale seguire gli aggiornamenti normativi e verificare la propria situazione contributiva. Per maggiori informazioni sulle possibilità di pensionamento anticipato, è possibile visitare il sito ufficiale dell’INPS: www.inps.it.