Cosa dice la legge su erba, foglie e potature? Tutte le regole da seguire per evitare sanzioni
Il giardinaggio è un’attività amata da milioni di italiani: rilassa, abbellisce gli spazi verdi e migliora la qualità della vita. Ma attenzione a come si smaltiscono gli scarti vegetali come erba, foglie, rami e potature: per la legge italiana sono veri e propri rifiuti urbani, e gestirli nel modo sbagliato può costare caro. Le sanzioni possono arrivare fino a 600 euro in caso di violazioni.
Vediamo insieme cosa dice la normativa 2025 e quali sono gli obblighi da rispettare per non incorrere in multe.
Secondo il Codice dell’Ambiente (D. Lgs. 152/2006) e l’art. 29 del Codice della Strada, i rifiuti prodotti da privati durante attività di giardinaggio sono assimilati agli urbani e vanno trattati di conseguenza. Questo include:
Ogni Comune ha il proprio regolamento per la raccolta differenziata, ma le regole generali sono comuni:
❌ Vietatissimo bruciare i residui vegetali o abbandonarli in strada, nei boschi o nei campi: oltre al rischio di incendi, si inquina l’ambiente e si violano precise normative.
Se il giardinaggio è svolto da un operatore professionale, lo smaltimento degli scarti segue regole diverse: gli scarti vengono infatti classificati come rifiuti speciali e devono essere smaltiti con tracciabilità, secondo la normativa sui rifiuti non domestici.
Chi non rispetta le regole di smaltimento può incorrere in sanzioni amministrative che variano da 50 euro fino a oltre 600 euro, in base alla gravità della violazione e alla normativa locale.
I casi più gravi sono:
Il giardinaggio è un’attività salutare e benefica, ma comporta responsabilità anche nello smaltimento dei rifiuti. Verifica sempre il regolamento comunale del tuo territorio, usa i contenitori corretti o recati nelle isole ecologiche. Solo così potrai evitare sanzioni e contribuire a un ambiente più pulito e sostenibile.