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Sanatoria fiscale 2025: IMU, TARI e multe rateizzabili solo se il Comune aderisce alla Rottamazione quinquies

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La nuova pace fiscale estende i benefici anche ai tributi locali, ma serve una delibera del Comune. Ecco come funziona la sanatoria e chi può chiedere la riammissione dopo la Rottamazione quater.

Nel 2025 prende forma una nuova opportunità per chi ha debiti con il fisco: si chiama Rottamazione quinquies e consente di regolarizzare anche IMU, TARI, multe e tributi locali, ma solo se il Comune di riferimento approva una delibera di adesione.

La misura, prevista dal Disegno di Legge AS. 1375, interessa i debiti maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, e rappresenta un’estensione delle precedenti sanatorie fiscali. A differenza della Rottamazione quater, questa versione include anche i crediti gestiti da enti locali, province e regioni, indipendentemente dal fatto che la riscossione avvenga tramite cartelle esattoriali o ingiunzioni di pagamento.

Cosa prevede la Rottamazione quinquies

Chi aderisce alla sanatoria potrà estinguere i debiti fiscali versando solo:

  • la sorte capitale dovuta;
  • le spese per eventuali procedure esecutive;
  • le spese di notifica.

Vengono invece azzerati gli interessi di mora, le sanzioni e gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo. In caso di rateizzazione, si applicheranno interessi di dilazione al 2%.

Attenzione: serve la delibera del Comune

Senza una delibera specifica del Comune, i tributi locali non saranno sanabili con la rottamazione. Questo significa che IMU, TARI, multe stradali e altri debiti locali dovranno essere pagati per intero, secondo le modalità ordinarie.

Gli enti locali hanno tempo limitato per decidere se aderire, attraverso apposita delibera. Per questo motivo, è fondamentale che i contribuenti verifichino le decisioni del proprio Comune per capire se potranno usufruire dei benefici previsti.

Riammissione per chi è decaduto dalla Rottamazione quater

Buone notizie anche per chi è decaduto dalla Rottamazione quater per mancati o ritardati pagamenti. Grazie al Decreto Milleproroghe (D.L. 202/2024, art. 3-bis), è possibile presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025.

I debiti già inclusi nella quater potranno essere pagati:

  • in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025,
  • oppure in rate fino al 2027.

Perché conviene aderire

La Rottamazione quinquies rappresenta un’occasione concreta per alleggerire la pressione fiscale, ma è essenziale muoversi con prontezza:

  • controllare se il proprio Comune ha aderito;
  • valutare le modalità di pagamento più vantaggiose;
  • presentare le domande entro i termini previsti.

Per restare aggiornati, è consigliabile consultare regolarmente i siti web del proprio ente locale o rivolgersi agli uffici tributi.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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