Sanatoria fiscale 2025: debiti cancellati per le cartelle esattoriali più vecchie. Ecco i dettagli della nuova misura allo studio del Governo.
Nel 2025 potrebbe arrivare una nuova sanatoria fiscale destinata a liberare i contribuenti da cartelle esattoriali ormai considerate inesigibili. La proposta mira a cancellare definitivamente i debiti risalenti al periodo 2000-2010, offrendo un doppio vantaggio: alleggerire il carico fiscale dei cittadini e snellire il magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER).
Le cartelle esattoriali sono atti ufficiali con cui l’AdER richiede al contribuente il pagamento di somme dovute allo Stato o ad altri enti pubblici. Normalmente, il contribuente può:
La nuova proposta, illustrata dal presidente della Commissione speciale del MEF, Roberto Benedetti, prevede l’eliminazione definitiva dei debiti più vecchi, con una sorta di condono tombale per le posizioni ritenute non più recuperabili.
Secondo le anticipazioni, potrebbero essere cancellati i debiti fiscali relativi alle cartelle emesse tra il 2000 e il 2010, ancora presenti nel “magazzino fiscale” dell’AdER, che oggi supera i 1.272 miliardi di euro, di cui oltre 537 miliardi classificati come non esigibili.
I beneficiari di questa cancellazione sarebbero:
Negli anni, le rottamazioni delle cartelle esattoriali hanno cercato di agevolare il contribuente consentendo il pagamento del solo capitale, escludendo interessi, sanzioni e aggio. Tuttavia, secondo la Corte dei Conti, queste misure hanno avuto un effetto boomerang: hanno incentivato l’inerzia contributiva, spingendo i cittadini ad attendere nuovi condoni piuttosto che pagare.
Da qui nasce l’idea di ripulire definitivamente il magazzino fiscale, concentrandosi sui crediti ormai considerati inesigibili e liberando l’AdER da inutili procedimenti esecutivi.
Parallelamente al possibile condono, restano attive le misure di rateizzazione agevolata:
Il Governo valuterà se inserire la cancellazione nel prossimo provvedimento fiscale. Se approvata, la sanatoria 2025 potrà rappresentare una svolta epocale per milioni di contribuenti e un’occasione per semplificare il sistema di riscossione, rendendolo più efficiente e realistico.