Ecco tutti i casi previsti, i requisiti da rispettare e come fare domanda per risparmiare sulla TARI
La TARI 2025 continua a pesare sui bilanci delle famiglie italiane, ma non tutti devono pagarla per intero. Alcuni contribuenti possono beneficiare di riduzioni, esenzioni totali o del Bonus TARI grazie a condizioni specifiche legate all’immobile, alla situazione economica o ai servizi offerti dal Comune.
La TARI (Tassa Rifiuti) viene calcolata in base:
È una tassa locale, gestita dai Comuni, che serve a finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ogni Comune ha autonomia nel definire le tariffe e le modalità di pagamento, ma esistono agevolazioni nazionali obbligatorie e altre a discrezione dei Comuni.
Può ottenere l’esenzione totale dalla TARI chi possiede un immobile:
Anche i locali adibiti ad impianti tecnologici, edifici di culto e aule di catechismo possono essere esentati.
Inoltre, le aree scoperte pertinenziali e le parti comuni condominiali (scale, ascensori, androni, ecc.) non sono soggette a TARI, se non occupate in via esclusiva.
La legge prevede alcune riduzioni automatiche per casi specifici:
Ogni Comune può personalizzare le percentuali di sconto nel proprio regolamento.
Dal 28 marzo 2025 è in vigore il Bonus TARI 2025, introdotto dal DPCM n. 24/2025. Prevede uno sconto del 25% sull’importo TARI per i nuclei familiari con ISEE basso.
Ogni Comune può stabilire ulteriori criteri e modalità di richiesta.
La domanda deve essere presentata presso il proprio Comune di residenza, seguendo le modalità indicate nel regolamento TARI locale. Solitamente è possibile:
Molti cittadini pagano l’intera tassa rifiuti senza sapere di poter accedere a uno sconto. Conoscere i requisiti e verificare il regolamento del proprio Comune può fare la differenza.
➡️ Se hai un immobile disabitato, sei in una zona con servizio rifiuti carente o hai un ISEE basso, verifica subito se hai diritto a una riduzione o al Bonus TARI 2025.