Da una parte la mancanza di alcuni beni importanti, a cominciare dalle stufe di San Calogero, bloccate da un allineamento catastale che dura ormai da anni, e dall’altro l’inserimento di un bene, come il parco, che il Comune, avendo ottenuto due finanziamenti per l’illuminazione e la sistemazione, vuole lasciare aperto alla pubblica fruizione e non affidato a un privato. Sono queste le due principali ragioni per le quali il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, dissente dal bando annunciato dalla Regione per le Terme di Sciacca. Il sindaco, che questa mattina ha incontrato il comitato Patrimonio Termale di Sciacca e che avrebbe voluto incontrare anche i capigruppo consiliari (“i rappresentanti del centrodestra – dice – non si sono presentati”) ha scritto alla Regione, mettendo nero su bianco il suo dissenso. Il sindaco invita alla partecipazione alla manifestazione del 6 marzo del Comitato Patrimonio Termale.
Al sindaco di Sciacca non piace il bando preparato dalla Regione per le Terme: “Ho già scritto che non sono favorevole” (Intervista)
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