Politica

Mistretta al Forum di Risoluto.it: “La prima cosa che farò se eletto? Chiedere all’Ati la risoluzione del contratto con Girgenti Acque”.

“Il mio primo atto se sarò eletto? Chiedere la convocazione dell’Ati e invocare la risoluzione del contratto con Girgenti acque”. È stato questo uno dei passaggi salienti dell’intervista a Domenico Mistretta durante il secondo dei Forum con i candidati a sindaco che si è svolto nella sede di Risoluto.it. Rispondendo alle domande di Massimo D’Antoni, Giuseppe Pantano e Giovanna Venezia, Mistretta ha evidenziato la necessità di approvare immediatamente il bilancio di previsione 2017, di cui il Comune di Sciacca è sprovvisto. “Ringraziamo per la cortesia l’amministrazione Di Paola che non ci ha lasciato lo strumento finanziario”, ha polemizzato l’aspirante primo cittadino del Movimento Cinque Stelle, ricordando che questo è un adempimento indispensabile, perché la legge adesso prevede, per i comuni inadempienti, la decadenza sia del Consiglio, sia del Sindaco. “Rischiamo di far tornare i cittadini alle urne entro tre mesi”, ha aggiunto Mistretta. Il candidato a sindaco ha inoltre contestato l’associazione tra il Movimento Cinque Stelle e il concetto di voto di protesta: “Noi abbiamo tante idee. Calogero Bono dice che solo lui sa dove mettere le mani? Allora mi domando perché, in questi cinque anni fa, la coalizione che lo sorregge non lo abbia fatto”. Mistretta ha poi contestato la previsione, all’interno del PRG, della trasformazione del vecchio ospedale in centro per accoglienza per immigrati. “Sono perplesso, perché da un lato parliamo di rilancio termale, e dall’altro lato prevediamo, a pochi metri dalle Terme, una struttura che è sì opportuno realizzare, perché per me è un segno di civiltà, ma non certo trasformando quell’edificio, perché non è questo il biglietto da visita da dare a chi arriva a Sciacca”. Infine il candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle ha parlato della sua estrazione culturale: “Sono stato socialista, come mio padre, come lo fu mio nonno. Ma oggi, per me, destra e sinistra non esistono più”, ha aggiunto Mistretta. Rivelando che, alle elezioni del 2009, votò per Vito Bono. “Era inevitabile, anche perché è il mio medico curante”, ha scherzato Domenico Mistretta.

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