L’appello di Ignazio Abruzzo, presidente dell’Unione tassisti di Sciacca che oggi abbiamo raccolto assomiglia più ad un vero e proprio sfogo della categoria che lamenta nonostante la città sia all’apice delle sue presenze turistiche, di non riuscire a lavorare per come sarebbe normale in un città turistica.
In realtà, le contese da un lato tra i tassisti saccensi, l’innovativo servizio di ape tour taxi e le linee di trasporto pubblico urbano, sono una matassa ingarbugliata che ci si porta dietro a Sciacca da un bel po’ di tempo.
I tassisti che hanno la loro sede storica in piazza Saverio Friscia sentono la concorrenza sleale del nuovo servizio di Ape Taxi che a loro avviso, andrebbe al di là del servizio che sono chiamati a svolgere secondo le loro autorizzazioni rompendo la piazza per l’altro servizio che i tassisti forniscono da due anni del taxi sharing, ossia del taxi condiviso con un prezzo ridotto rispetto la tariffa con tassametro.
Nel frattempo, la linea di trasporto pubblica urbana della Cooperativa Aeternal che prestava tre corse serali per permettere ai turisti di raggiungere dagli alberghi di SciaccaMare il centro città è stata sospesa poiché il Comune è debitore di 36 mila euro con la stessa cooperativa che a Sciacca gestisce il trasporto pubblico urbano.
E poi c’è la questione del punto di informazione turistica, si perché il servizio di trasporto turistico a Sciacca si sposa anche con l’info point di piazza Saverio Friscia che al momento, è stato chiuso per la scadenza della stipula della convenzione tra il Comune di Sciacca e la Pro Loco Sciacca Terme che dal 2012 con alterne vicende aveva gestito il gabbiotto in ferro per poi affidarlo nelle mani da aprile scorso, proprio dell’Unione Tassisti che adesso reclama nuovamente quel punto che gli garantiva un approccio migliore con i turisti.
Anche se dall’altro canto, l’affidamento dell’infopoint all’Unione Tassisti aveva a sua volta, suscitato le lamentele e le proteste delle agenzie di viaggio.