Nel suo discorso al Castello Reale di Varsavia Joe Biden si è fatto sfuggire una frase fuori copione che ha suscitato le critiche dei paesi occidentali. Il presidente Usa alla fine del suo messaggio nella capitale polacca ha detto, rivolgendosi ai russi: “Santo Dio, non può restare al potere” riferendosi a Putin.
Spesso il presidente statunitense nei suoi discorsi ha l’abitudine di uscire dagli schemi pronunciando frasi scomode. A volte però questa sua tendenza ad essere troppo esplicito può creare problemi, soprattutto in tempo di guerra. Non è chiaro se quella frase è stata solo una gaffe o è stata detta volontariamente da Biden. L’inquilino della Casa Bianca è famoso per le sue gaffe tanto da averlo portato a definirsi con autoironia una “gaffe machine”.
La frase pronunciata a Varsavia però questa volta ha suscitato varie critiche, sia all’interno dell’amministrazione Usa che da parte degli alleati europei. La Casa Bianca, infatti, è intervenuta tempestivamente a chiarire: «Quello che voleva dire il presidente era che a Putin non può essere permesso di esercitare il proprio potere sui paesi vicini. Non stava parlando del potere di Putin in Russia o di un cambio di regime».
Anche il segretario di Stato Antony Blinken, ha cercato di tranquillizzare la comunità internazionale sulle intenzioni degli Stati Uniti. Così ha rettificato il messaggio del presidente Biden dicendo che l’intenzione era dire “che Putin non può essere autorizzato a fare la guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro».
L’allarme di un regime change ha portato anche i leader europei a preoccuparsi per le relazioni diplomatiche con la Russia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che lui non avrebbe usato le parole di Biden. Per lui «deve essere fatto di tutto per impedire che la situazione degeneri» intendendo che questa frase può compromettere una situazione già abbastanza difficile.
Il diplomatico tedesco Wolfgang Ischinger ha criticato Biden, dicendo che le sue parole erano «comprensibili, ma piuttosto imprudenti dal punto di vista strategico». Così come il governo britannico ha subito chiarito che non è nelle intenzioni del Regno Unito promuovere un regime change in Russia.
Una dichiarazione giudicata troppo pericolosa anche dal leader di Azione Carlo Calenda. In un tweet ha scritto: “Mi pare che anche i più filo atlantici (come me) debbano ammettere che il modo in cui #Biden parla della Russia è pericoloso e irresponsabile. Passa da una gaffe all’altra senza soluzione di continuità da prima dell’inizio del conflitto in Ucraina“.
Nonostante la distanza e la critica da parte dei leader europei, questa frase potrebbe avere il peso di una provocazione da far sconvolgere le sorti della guerra. Le relazioni tra Russia e Usa sono sempre più precarie e la diplomazia in bilico. Queste continue accuse potrebbero far trascendere la guerra in Ucraina in uno scontro tra le due potenze della Guerra Fredda scatenando la Terza Guerra Mondiale.
D’altra parte c’è chi ha visto in questa provocazione una similitudine con la dichiarazione del 1987 di Reagan a Berlino. Un’altra frase altrettanto schietta e fin troppo esplicita. Questa è passata alla storia come il grido di vittoria del mondo libero. «Mister Gorbachev, butti giù questo Muro» aveva pronunciato spingendosi molto in là il presidente Usa.