Il governo Conte giallo-verde è stato il governo italiano che maggiormente ha sostenuto la Russia di Putin. I due partiti euroscettici avevano – e sembra abbiano ancora – molti legami con Mosca. La guerra in corso e le decisioni che il governo Draghi sta prendendo insieme agli altri paesi europei per punire l’aggressore del Cremlino ha fatto tornare in vita una vecchia alleanza tra Lega e M5S.
Il no di gran parte del M5S e di molti esponenti della Lega alla presenza di Zelensky alla Camera e il no all’aumento della spesa militare dei due partiti ha fatto ripensare alle loro vecchie posizioni che sostenevano Putin. Lo ha ricordato il sindaco polacco e lo ricorda la politica interna: Matteo Salvini è stato sempre un gran sostenitore di Vladimir Putin.
A conferma di questa alleanza oggi emerge una vecchia inchiesta de l’Espresso. Secondo l’inchiesta ci fu un incontro segreto a Mosca tra sei uomini: tre russi e tre italiani. Questi avrebbero trasformato un accordo commerciale in un finanziamento occulto alla Lega. Questa inchiesta emerge nel luglio 2019 e la Procura apre un fascicolo per corruzione internazionale, incluso per Matteo Salvini.
Putin avrebbe avuto legami con tutti i partiti di estrema destra europei, partiti nazionalisti e xenofobi della Germania, Austria, Olanda e altri paesi della Ue, tra cui anche la Lega di Matteo Salvini. In cambio di fondi illeciti Putin chiedeva propaganda nei rispettivi paesi. A confermarlo emergono email e file audio anche all’indirizzo di senatori leghisti.
La Lega ha negato tutto e nega qualsiasi legame con Putin e gli oligarchi russi. Le prove restano e anche i fascicoli della Procura. Ora riemerge questa inchiesta e i sondaggi puniscono i due partiti. Dopo un mese di guerra in Ucraina, l’opinione pubblica perde fiducia nei due partiti e fa crollare nei consensi Lega e M5S penalizzati dalla lunga amicizia con la Russia e con Putin.