Secondo l’intelligence americana il presidente russo Vladimir Putin non riceve le vere informazioni riguardo alla guerra in Ucraina. Il motivo è che i suoi consiglieri hanno paura di rivelargli il reale andamento della guerra e di conseguenza il fallimento dell’esercito russo.
Si è parlato molto dello stallo dell’avanzata dell’esercito russo, ormai da giorni. Dal Cremlino hanno preferito ridefinire gli obiettivi di Mosca riposizionando l’esercito. La ritirata da Kiev è stata dovuta alla grande resistenza che l’Armata rossa ha incontrato nelle città ucraine.
Sono molte le difficoltà che ha incontrato sul campo, difficoltà che non pensava di dover fronteggiare. Questo spiega anche le ingenti perdite dell’esercito invasore. La causa di ciò è anche dovuta alla composizione delle truppe: secondo l’intelligence ci sono molte giovani reclute inesperte. Ciò avrebbe causato i problemi logistici sul campo di battaglia. Ma di ciò il presidente Putin non ne era a conoscenza.
Per queste mancate informazioni Putin ora si trova ai ferri corti con il ministero della Difesa in particolare con il ministro Shoigu. Questi è considerato il braccio destro di Putin. Infatti, il ministro della Difesa è colui che si è occupato della modernizzazione dell’esercito russo in questi anni ed è un fedelissimo di Putin tanto da essere in possesso di una delle tre password che servono per scaturire un attacco nucleare da parte di Mosca.
Ma lo zar si è sentito tradito proprio dai suoi fedelissimi ora. Tenuto allo scuro della situazione sul campo e anche di quella economica. Sempre secondo fonti dell’intelligence russa, Putin non avrebbe chiare le conseguenze dell’impatto delle sanzioni occidentali sull’economia russa.
Una guerra che si sta sostanzialmente giocano alle spalle del padrone del Cremlino che ha smesso di ricevere informazioni corrette quando le cose si sono messe male. I suoi consiglieri hanno avuto troppa paura di dire la verità a Putin riguardo al fallimento che stava affrontando l’esercito russo. Ciò ha portato a una “chiara interruzione del flusso di informazioni accurate” al presidente, secondo fonti americane.