Il Donbass è sotto attacco e i soldati ucraini vengono colpiti da missili appena si allontanano dalle trincee dove si rifugiano per evitare i proiettili. Solo quando si trovano sotto tiro possono contrastare i tank russi. I soldati sul campo raccontano che metà dei soldati si trova ricoverato in ospedale o in convalescenza o è caduto.
L’Ucraina spera ancora di non cedere il Donbass
L’avanzata russa nel Donbass procede a fatica ma gioca in territorio amico dove sono affiancate dalle forze separatiste filorusse del Lugansk. Ma nonostante le parole di incoraggiamento del presidente Zelensky sulla resistenza, gli ucraini stanno soffrendo. “Nel 108° giorno di guerra noi continuiamo a resistere contro i piani di Putin che voleva una vittoria veloce prima a Kiev e poi nel Donbass” ribadisce il leader di Kiev.
La situazione è però critica nel Donbass che a differenza di Kiev sta mettendo a dura prova la resistenza ucraina. Secondo l’intelligence statunitense e britannica, i russi espugneranno la città di Severodonetsk a breve. Ormai la caduta della città nelle mani dei russi è inevitabile e si tratta i una questione di giorni, forse una settimana.
I russi in cerca della vittoria dal 2014
Questa vittoria consegnerebbe il Lugansk alla Russia. Poi i piani di Putin procederanno verso la conquista del Donetsk per completare l’annessione delle province filorusse iniziata nel 2014. Gli ucraini continuano a sperare e sperare in un’arretramento dell’avanzata russa e continuano a chiedere armi a Usa e Uk.
Sul campo la Russia sta infliggendo duri colpi. Proprio ieri le bombe hanno incendiato l’impianto chimico della Azot nella periferia di Severodonetsk. Qui si erano rifugiati circa 800 civili insieme ad alcune migliaia di soldati ucraini. Oltre all’immensa perdita di vittime, questa guerra sta mettendo in ginocchio le infrastrutture civili e l’economia ucraina.