Bonus Nuovi Nati 2025: 1.000 euro per ogni figlio, requisiti e istruzioni INPS

È ufficiale il Bonus Nuovi Nati 2025: l’INPS, con la Circolare n. 76 del 14 aprile 2025, ha fornito tutte le indicazioni pratiche per richiedere il contributo di 1.000 euro per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso dell’anno. Scopri requisiti, scadenze e modalità di domanda.

Cos’è il Bonus Nuovi Nati 2025?

Si tratta di un contributo economico una tantum di 1.000 euro per ogni bambino nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Il bonus, istituito dalla Legge di Bilancio 2025, è destinato alle famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro e viene erogato tramite una carta prepagata nominativa, spendibile esclusivamente per l’acquisto di prodotti per l’infanzia presso esercizi convenzionati (fisici e online).

Requisiti per ottenere il Bonus Nuovi Nati

Per beneficiare del contributo, è necessario:

  • Avere un figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel 2025.
  • Disporre di un ISEE valido non superiore a 40.000 euro.
  • Essere residenti in Italia (compresi cittadini UE e non UE con permesso di soggiorno di lungo periodo o di almeno 6 mesi).

Come richiedere il Bonus: scadenze e modalità

La domanda va presentata entro 60 giorni dalla nascita, adozione o affido preadottivo del minore:

  • Online, tramite il portale INPS con SPID, CIE o CNS.
  • Attraverso il Contact Center INPS.
  • Presso i CAF convenzionati.

Per i bambini nati prima della pubblicazione della circolare (14 aprile 2025), il termine dei 60 giorni decorre dalla stessa data.

Oltre il Bonus: tutte le altre agevolazioni per le famiglie nel 2025

Il Bonus Nuovi Nati si aggiunge ad altre misure di sostegno per le famiglie:

  • Assegno Unico Universale: fino a 2.400 euro annui per il primo figlio con ISEE inferiore a 17.000 euro (maggiorazioni per figli successivi).
  • Bonus Asilo Nido: fino a 3.600 euro annui per il pagamento delle rette, con ISEE fino a 40.000 euro.
  • Detrazioni fiscali per spese sanitarie: fino a 1.500 euro annui per le spese mediche dei figli.

Quanto può ottenere una famiglia?

Combinando il Bonus Nuovi Nati, l’Assegno Unico, il Bonus Nido e le detrazioni fiscali, una famiglia con un figlio nato nel 2025 potrebbe ricevere fino a 8.500 euro di sostegno economico nel primo anno di vita del bambino (in base all’ISEE familiare).

Conclusione

Per non perdere queste importanti opportunità di sostegno, è fondamentale restare aggiornati su requisiti e scadenze. Consulta sempre il portale INPS o rivolgiti a un CAF per avere assistenza nella presentazione delle domande.

Comune e Futuris insieme per “Il Carnevale – L’arte del riciclo”, iniziativa tra maggio e giugno

L’amministrazione comunale con delibera ha approvato la proposta di presentazione di un’istanza all’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente per richiedere un contributo oneroso per la realizzazione di un’iniziativa da realizzare congiuntamente con Futuris srls denominata: “Il Carnevale– L’arte del riciclo” da svolgersi nel periodo che va dal 25 maggio al 30 giugno.

Si tratta nello specifico di un convegno sul tema del Carnevale e il riciclo dei materiali e la realizzazione di laboratori di modellazione e decorazione della cartapesta che coinvolgono dieci artisti del Carnevale di Sciacca.

Il progetto “Il Carnevale – L’arte del Riciclo” prevede un costo complessivo di trenta mila euro con un preventivo di spesa così ripartito:

Unitas Sciacca Calcio, tre saccensi conquistano il patentino Uefa D

Giornata importante per il calcio dilettantistico saccense. Questa mattina, presso la sede provinciale della Federazione Italiana Giuoco Calcio a Villaggio Mosè, tre collaboratori, Aurelio Verde, Vincenzo Coco e Claudio Friscia hanno sostenuto con successo gli esami finali di fine corso, ottenendo la licenza di allenatore Uefa D, conosciuta anche come “Allenatore dilettante regionale”. 

Un riconoscimento che consente loro di guidare squadre impegnate nei campionati dilettantistici regionali.

Niente pesce nel Mediterraneo, i pescatori di Lampedusa chiedono fermo di 6 mesi

Fermo biologico e tecnico nel periodo delle riproduzioni delle specie ittiche retribuito per la durata di sei mesi. E’ quanto chiede il presidente del consorzio Cogepa di Lampedusa che raccoglie la marineria di Lampedusa e Linosa dopo l’allarme per la carenza di pesce nel Mediterraneo.

La mancanza di pesce nel Canale di Sicilia e’ quanto denunciato dalla cooperative di pescatori di Sciacca che hanno partecipato a un’audizione della commissione attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana.

Il presidente dei pescatori lampedusani chiede anche indagini in tutto il Mediterraneo per comprendere le ragioni per cui nel canale di Sicilia non ci sono più pesci oltre che un incontro immediato con l’assessore regionale alla Pesca e una volta esaminati i dati, un incontro a Bruxelles. Toto’ Martello propone un fronte unitario tra i pescatori siciliani e calabresi interessati dalla pecunia di pesci nel tratto di mare.

Bonus bebè 2025, al via le domande. Albano: “Innalzata soglia Isee, consentiamo a più famiglie di accedere al beneficio”

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Al via il bonus bebè in Sicilia. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato l’avviso relativo al beneficio di mille euro per la nascita di un figlio. Come avvenuto in precedenza, per ottimizzare i criteri di assegnazione e distribuire equamente le somme per i nati nell’arco dell’anno solare, verranno predisposti due elenchi degli aventi diritto. Il primo avrà una scadenza al 30 giugno e ne faranno parte i nati dell’ultimo trimestre dell’anno scorso e quelli del primo trimestre di quello attuale, coprendo così dal primo ottobre 2024 al 31 marzo 2025. Il secondo elenco avrà scadenza al 31 dicembre e riguarderà i nati del secondo e terzo trimestre di quest’anno, ovvero dal primo aprile al 30 settembre.

«La Regione conferma ancora una volta il proprio impegno – dichiara l’assessore Nuccia Albano – a sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica in uno dei momenti più importanti e delicati della vita che è quello della nascita di un figlio. Rispetto allo scorso anno, abbiamo deciso di innalzare la soglia Isee per consentire a un numero sempre maggiore di famiglie di accedere al bonus, garantendo un aiuto immediato e mirato per affrontare le spese legate alla maternità e alla prima infanzia. Queste politiche si inseriscono in un contesto più ampio di riforme e iniziative volte a promuovere l’inclusione sociale e a contrastare le disuguaglianze, con un’attenzione particolare alle esigenze dei bambini e dei loro nuclei familiari. I neo genitori, in possesso dei requisiti richiesti, possono già presentare le domande ai Comuni di residenza».

Il bonus è destinato ai neo-genitori residenti in Sicilia al momento del parto o dell’adozione o a chi esercita la patria potestà a fronte di un Isee fino a 10.140 euro, corrispondente al limite massimo previsto per l’assegno di inclusione da parte del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Le richieste vanno presentate direttamente ai Comuni di residenza, i quali a loro volta inoltreranno le domande all’assessorato regionale della Famiglia. Gli uffici redigeranno quindi le graduatorie regionali e procederanno al riparto e all’assegnazione delle somme alle amministrazioni locali che, a loro volta, erogheranno il bonus ai beneficiari.

Illuminazione pubblica assente in via Carnevale alla Perriera, Brucculeri e Blo’ chiedono il ripristino

In Via Salvatore Carnevale, a soli 100
metri da Via Allende, da quasi due anni l’amministrazione comunale lascia nel buio completo una zona residenziale. E’ la denuncia che arriva dai due consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’.

I due riferiscono della rimozione di un palo della luce pericolante, avvenuto due anni fa, non solo non è stato previsto alcun intervento sostitutivo, ma è stato addirittura interrotto il collegamento elettrico che garantiva l’illuminazione dell’intera via interna.
“Ironia della sorte scrivono i due in una nota oggi – o forse simbolo amaro di una gestione distratta – proprio mentre il Carnevale accendeva la città tra luci, carri e festeggiamenti, Via Carnevale restava immersa nell’oscurità. Una coincidenza tanto beffarda quanto emblematica: la festa del Carnevale è passata, ma a Via Carnevale il buio è rimasto. E con esso, anche il degrado.
Durante il periodo delle celebrazioni, mentre a poche decine di metri si spendevano ingenti somme per illuminazioni temporanee e spettacoli, i residenti di Via Carnevale si ritrovavano circondati dal degrado e dall’insicurezza, in una zona ormai divenuta un orinatoio pubblico a cielo aperto durante il Carnevale”.
I due inoltre riferiscono, a loro avviso, di un paradosso sconcertante con l’amministrazione che ha recentemente installato tre pali fotovoltaici in aperta campagna, a circa 30 metri l’uno dall’altro, per illuminare non abitazioni, ma terreni agricoli in vendita. “Una scelta – commentano – che solleva forti dubbi sulla scala delle priorità adottate da chi governa la città. Nonostante le continue segnalazioni dei residenti e le nostre sollecitazioni in consiglio comunale, nessuna azione concreta è stata intrapresa per ripristinare un servizio basilare come l’illuminazione pubblica. A questo punto, ci chiediamo: per essere ascoltati, i cittadini di Via Carnevale devono forse
trasformare le loro abitazioni in carri allegorici? O organizzare una sfilata per ottenere un
palo della luce? E’ ora di spegnere le luci dello spettacolo e accendere quelle del buonsenso”.
I due, pertanto chiedono un intervento immediato per il ripristino dell’illuminazione in Via Carnevale
e l’apertura di un confronto serio sulle priorità della città.

Sei mesi senza semaforo in via Mazzini a Sciacca, servono 10 mila euro

Il semaforo di via Mazzini com’è il bar dell’ospedale? Sono già passati sei mesi senza impianto semaforico e più di due anni senza bar. Per il bar c’è già stata l’assegnazione del servizio, ma per il semaforo, fermo da novembre 2024, non si registrano novità. Al Comune di Sciacca non sono bastati sei mesi per ripristinare il semaforo tra via Cronio e via Mazzini che è stato abbattuto da un mezzo in transito, nelle ore notturne, nella zona. La polizia municipale attraverso gli accertamenti eseguiti è riuscita a risalire a marca, modello e colore del mezzo che ha abbattuto il semaforo. Dell’automobilista, però, nessuna traccia perchè dalle immagini non si rileva il numero di targa e così sarà il Comune a dovere pagare un danno da 10 mila euro. L’attesa, però, dura da troppo tempoCiò che non si comprende sono i tempi biblici per un intervento tanto necessario come questo che riguarda la sicurezza di migliaia di automobilisti e motociclisti che ogni giorno transitano in quella zona. Si sta andando oltre ogni ragionevole tempo di attesa in una città in cui la sicurezza spesso è posta alla base di alcune scelte e poi trascurata per altre.

Fedeli in preghiera per papa Francesco anche a Sciacca, Veglia in chiesa Madre

Si e’ svolta ieri sera, nella Basilica di Maria Santissima del Soccorso, la Veglia di Preghiera organizzata dalla Comunità Ecclesiale di Sciacca e dal Consiglio Pastorale Cittadino in suffragio di Papa Francesco.

Alla Veglia hanno preso parte tanti fedeli, le parrocchie di Sciacca e i gruppi scout che hanno animato la celebrazione con canti carichi di fede e speranza.

Per chi vi ha preso parte, ieri sera, e’ stato un momento intenso e profondo dove si e’ dato spazio alle riflessioni tratte dal testo della Conferenza Episcopale Italiana.
“Abbiamo affidato – ha scritto oggi il Consiglio Pastorale Cittadino – al Signore il nostro amato Papa Francesco, grati per il dono della sua vita e del suo servizio alla Chiesa”

Emergenza idrica Sicilia, proroga urgente per salvare l’agricoltura

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La emergenza idrica in Sicilia continua a rappresentare una minaccia concreta per l’intero comparto agricolo, soprattutto nella parte occidentale dell’isola. L’on. Carmelo Pace, Presidente del gruppo parlamentare della DC all’ARS, lancia un appello forte e chiaro: prorogare urgentemente l’Ordinanza commissariale n. 9 del 21 novembre 2024, che consente il trasferimento d’acqua dalla diga Gammauta alla diga Castello tramite la cosiddetta “bretella”.

Perché prorogare l’emergenza idrica in Sicilia è vitale

Secondo Pace, la scadenza del 5 maggio – termine ultimo della vigente dichiarazione dello stato di emergenza – rischia di abbandonare gli agricoltori proprio nel momento più delicato della stagione irrigua. Infatti, l’emergenza idrica Sicilia non solo non si è attenuata, ma continua a creare gravi difficoltà logistiche e produttive, nonostante i provvedimenti già adottati.

La proroga dell’ordinanza è quindi ritenuta “indispensabile per i nostri agricoltori, per la tenuta dell’intero comparto e per l’economia di tutto il territorio”, come dichiarato dallo stesso on. Pace.

Gli effetti positivi degli interventi già attuati

Grazie allo stanziamento di 18 milioni di euro da parte della Regione Siciliana, sono stati sospesi e in alcuni casi esonerati i canoni irrigui. Un sollievo importante che ha permesso agli agricoltori di affrontare la stagione con più serenità. Ma senza una proroga dello stato di emergenza idrica Sicilia, tutti gli sforzi rischiano di essere vanificati.

La “bretella” e il ruolo strategico della Diga Castello

La diga Castello, destinata a uso promiscuo (potabile e irriguo), è stata finora alimentata dal trasferimento di circa 2 milioni di metri cubi d’acqua provenienti dalla diga Gammauta. Questo trasferimento è stato reso possibile grazie alla sospensione temporanea della produzione idroelettrica da parte di Enel, concessionaria della diga. Un sacrificio necessario per garantire l’approvvigionamento idrico alle comunità locali e al settore agricolo.

La Sicilia occidentale resta in allerta

A differenza del versante orientale, dove le piogge hanno colmato gli invasi, la Sicilia occidentale resta in piena emergenza idrica. Secondo l’on. Pace, solo la proroga dello stato di emergenza nazionale potrà consentire un’azione strutturata ed efficace per evitare il tracollo del settore agricolo.

Conclusione

La proroga dello stato di emergenza idrica Sicilia non è solo una questione tecnica, ma una scelta strategica per la sopravvivenza economica di intere comunità. La politica regionale è ora chiamata a intervenire con tempestività e determinazione.

Interrogazione di La Vardera a Schifani per un giovane detenuto di Calamonaci

L’onorevole Ismaele La Vardera ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore regionale alla Salute sulla vicenda del giovane di Calamonaci Paolo Montalbano detenuto “in gravi condizioni fisiche e psichiche”. Montalbano, 24 anni, è detenuto nel carcere di Catania dal febbraio 2024. Ha patteggiato la pena di 5 anni a seguito dell’aggressione a un medico a Palermo.

“La famiglia di Paolo Montalbano – scrive La Vardera nell’interrogazione – ha più volte richiesto, tramite appelli e lettere, la concessione degli arresti domiciliari in ragione delle gravi problematiche sanitarie di cui soffre il figlio Paolo, tra cui un significativo dimagrimento di circa 40 kg e un progressivo deterioramento della sua salute fisica e psichica, atteso che al giovane è stata riconosciuta l’invalidità”.

“Il padre del giovane detenuto ha anche scritto una lettera al Presidente della Repubblica, ricevendo una risposta che ha portato all’intervento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – aggiunge il parlamentare nell’interrogazione – il quale ha spiegato che Paolo è stato trasferito dal carcere di Sciacca a quello di Catania per garantirgli un’adeguata assistenza sanitaria; la famiglia del detenuto, contesta che tale trasferimento non abbia prodotto i risultati sperati, in quanto le condizioni di salute del giovane continuano visibilmente a peggiorare”.

La Vardera chiede se “il Presidente della Regione e l’assessore Regionale per la salute siano a conoscenza di quanto soprariportato; se il governo regionale abbia attivato dei canali di comunicazione con il Ministero della Giustizia o con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per sollecitare una risposta alle problematiche sanitarie sollevate dalla famiglia Montalbano; se siano previsti piani o iniziative regionali per garantire che i detenuti siciliani in gravi condizioni di salute ricevano un trattamento sanitario adeguato, in linea con le normative nazionali ed europee sui diritti umani; in che modo la Regione Siciliana sta monitorando le condizioni di salute dei detenuti, in particolare quelli con disabilità e gravi patologie, per evitare che la detenzione in carcere possa compromettere ulteriormente la loro salute; se il Governo Regionale abbia in programma di avviare iniziative di sensibilizzazione o di supporto per migliorare la condizione sanitaria dei detenuti, in particolare per quelli con problemi psicofisici; se il Governo Regionale reputi adeguata la risposta delle strutture penitenziarie siciliane, rispetto alle esigenze sanitarie dei detenuti”.