Aragona. Nessuna meningite ma solo un caso di febbre alta. Il fratello del paziente attacca i giornalisti

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Non è meningite quella diagnosticata al ragazzo di Aragona trasferito d’urgenza dal San Giovanni di Dio a Barcellona Pozzo di Gotto. A dirlo è oggi il fratello sulla sua pagina Facebook, che attacca i giornalisti che ieri hanno fatto uscire la notizia. “Ciò che è successo a mio fratello è stato determinato a causa della febbre alta (riscontrata lunedi, dove è stato a casa tutto il giorno) e delle sue difese immunitarie basse che, purtroppo, in quel momento sono venute a crearsi. Noi familiari abbiamo preso le determinate precauzioni come consigliato dai medici specializzati, informandoci anche del fatto di chi oltre a noi avrebbe dovuto prendere la profilassi. Quindi – conclude – prima di creare un certo allarmismo vi ripeto, in futuro per qualsiasi cosa informatevi bene”. Le notizie riguardanti il giovane comunque sono tranquillizzanti: “Mio fratello sta molto meglio”, scrive.

Sciacca rinnova oggi il suo atto di fede alla Madonna del Soccorso

Fin dalle prime luci del mattino, molti fedeli, come di consueto ogni primo di febbraio, hanno rinnovato il “voto” alla Madonna del Soccorso di Sciacca. Un percorso di preghiera dalla chiesa di Sant’Agostino fino alla chieda Madre durante la quale i devoti in preghiera si appellano alla Patrona di Sciacca per chiedere protezione. Il rito, detto “vutu”, si ripete come da tradizione secolare, per tutta la giornata odierna. Domani, invece la processione della Madonna, prevista alle ore 17. La vara della Madonna percorrerà secondo un rito secolare che risale al 1626, le strade di Sciacca portata a spalle da circa 100 pescatori per fare ritorno in chiesa Madre attorno alle 19.

Lanzarone si dimette da capogruppo di “Menfi 2020”, gli schieramenti decidono sui candidati a sindaco

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A Menfi sono iniziate le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative. Al momento si stanno creando due blocchi, da una parte uno schieramento del quale fa parte il sindaco in carica, Vincenzo Lotà, che potrebbe riproporsi per la guida del Comune, e dall’altra una coalizione che deve ancora individuare il candidato a sindaco. Intanto, Calogero Lanzarone si è dimesso da capogruppo di “Menfi 2020”. Lanzarone è vicino alle posizioni dell’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo che ha sostenuto in occasione della recente competizione elettorale per il rinnovo dell’Ars. Adesso si è dimesso da capogruppo, dichiarandosi indipendente. Durante la consiliatura a Menfi non sono mancate le novità nella collocazione di singoli consiglieri rispetto alle posizioni iniziali. Alcuni consiglieri, come Ignazio Mistretta, Saverio Palminteri, Andrea Pellegrino e Maria Lucido hanno preso le distanze dall’amministrazione Lotà, mentre Antonella Tarantino non ha votato favorevolmente il bilancio. Due consiglieri vicini alle posizioni del senatore Giuseppe Marinello, Luigi La Placa e Giuseppe Mauceri, invece, hanno votato lo strumento finanziario. Nadia Curreri, invece, ha rassegnato le dimissioni da capogruppo di Alternativa Popolare. La situazione politica a Menfi, in vista delle amministrative, è in grande fermento e una delle ipotesi che avanza, se Lotà dovesse farsi da parte, è che il confronto possa essere tra due medici.  

Il saccense Sabella respinge in aula l’accusa di omicidio, ma il procuratore generale chiede l’ergastolo

Ha reso dichiarazioni spontanee per respingere l’accusa di omicidio Giuseppe Sabella, di 43 anni, di Sciacca, per il quale è in corso il processo d’appello. E’ accusato, assieme a un altro saccense, Antonino Gucciardo, di 30 anni, di omicidio e rapina ai danni di due anziani, di Menfi e Sambuca. Sabella in primo grado è stato condannato a 30 anni, ma la Procura Generale si è appellata chiedendo l’ergastolo. Gucciardo, che ha collaborato, respingendo, però, l’accusa di omicidio e attribuendo a Sabella la responsabilità dell’aggressione agli anziani, a 18 anni di reclusione. Per Sabella il procuratore generale ha chiesto l’ergastolo e per Gucciardo la conferma della pena di primo grado.  Il 22 marzo discuteranno la parte civile con l’avvocato Tommaso Masanelli, e la difesa di Gucciardo, con l’avvocato Mauro Tirnetta. Il 26 aprile, invece, l’avvocato Aldo Rossi, che difende Sabella. I due sono stati condannati in primo grado per la morte di Nicolò Ragusano, di 93 anni, di Sambuca, e Stefana Mauceri, di 85 anni, di Menfi.

La Rocca Ruvolo: “Musumeci vuol sostituire i commissari delle Asp, Venuti potrebbe essere sostituito”

“Mentre ascoltavamo in audizione il commissario straordinario Venuti, avendo appreso da Sciacca dell’emergenza ascensori, lo abbiamo informato. Non era informato, è apparso assai preoccupato, si è subito messo al telefono per informarsi con i suoi collaboratori e disporre i provvedimenti necessari”. Così, a Risoluto.it Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione Sanità dell’ARS, commenta le ultime vicende che riguardano la Sanità saccense. “Venuti – ha aggiunto l’on. La Rocca Ruvolo – è un funzionario molto serio, ci ha rassegnato la situazione dei cinque ospedali dell’Asp. Ci ha detto che per Sciacca occorrono interventi infrastrutturali corposi, che riguardano anche gli stessi pavimenti, oltre che gli ascensori e la ristrutturazione dell’immobile. Il problema – ha concluso l’on. La Rocca Ruvolo – è che si attende il completamento dello spoils system annunciato dal presidente della Regione Musumeci, ragione per cui il commissario Venuti non sa se e per quanto tempo rimarrà eventualmente in carica”. Insomma: il manager dell’Asp potrebbe essere rimosso dalla carica, essendo stato nominato dal precedente governo Crocetta. Cosa che gli rende difficile un’azione di programmazione. “Non so se devo programmare per un mese, per due mesi, per sei mesi”, ha detto Venuti in Commissione.

The Guardian: “50 sospetti jihadisti sbarcati in Sicilia, alcuni a novembre a Torre Salsa”

L’Interpol ha diffuso una lista di 50 sospetti militanti dello Stato islamico che sarebbero giunti in Italia sbarcando sulle coste della Sicilia. Tutti sono di nazionalita’ tunisina. Lo scrive il quotidiano britannico ‘Guardian’, in un articolo firmato dal giornalista saccense Lorenzo Tondo e da Piero Messina, che hanno avuto accesso esclusivo a fonti dell’Interpol. La lista, che dettaglia nome, cognome e data di nascita dei presunti jihadisti, secondo il giornale e’ stata trasmessa il 29 novembre dell’anno scorso al ministero dell’Interno e alle principali agenzie antiterrorismo e di intelligence europee. Tutti i 50 tunisini sono indicati come affiliati all’Isis. Quattro dei nomi che compaiono nell’elenco sono gia’ noti ai servizi di sicurezza europea. I presunti jihadisti, secondo il ‘Guardian’, sarebbero sbarcati in Sicilia tra luglio e ottobre del 2017, senza essere intercetati. Sarebbero giunti con quegli ‘sbarchi fantasma’ sul litorale di Agrigento, nella zona di Torre Salsa, dove l’estate scorsa sono state trovate ripetutamente tracce di arrivi via mare, come indumenti e anche documenti d’identita’ tunisini.

Ecografia ostetrica nel primo trimestre, primo incontro col nascituro

E’ il primo incontro, uno dei più emozionanti, dei futuri genitori con il proprio bimbo. Parliamo della prima ecografia, che tipicamente viene eseguita nel primo trimestre di gravidanza. La dottoressa Dina Ciancimino spiega lediverse finalità  e l’importanza dell’esame che sono: visualizzazione dell’impianto in sede uterina della camera ovulare/sacco gestazionale ed il loro numero, la datazione della gravidanza e visualizzazione della presenza del numero dei feti. In caso di gravidanza multipla, anche la definizione di corionicità ed amnionicità. Inoltre, si effettua la translucenza nucale cioè la misurazione di una piccola falda di liquido che si raccoglie dietro la nuca del feto in quest’epoca gestazionale.

I problemi dell’ospedale di Sciacca, interrogazione di Catanzaro (PD) al Governo Musumeci

“Interventi per risolvere le gravi carenze strutturali e di personale dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca”. A richiederli, in un’interrogazione parlamentare presentata all’Assessore alla Salute Ruggero Razza, il Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Michele Catanzaro. “Da tempo – scrive l’on. Catanzaro nella sua interrogazione – nel sistema sanitario del Distretto di Sciacca si registrano disservizi che mettono a rischio perfino i livelli assistenziali di assistenza”. Il Parlamentare sottolinea poi che il Comitato Civico per la Sanità, che si è costituito sul territorio, più volte ha manifestato preoccupazione per le carenze strutturali e di personale di cui soffre l’ospedale. “Nosocomio – ricorda Catanzaro – che vanta un bacino d’utenza assai ampio, e che solo grazie allo sforzo sovrumano dei pochi medici in servizio si riesce a far funzionare nei vari reparti”. L’on. Catanzaro nel suo atto ispettivo chiede d sapere se il Governo abbia già previsto iniziative per far fronte ai disservizi in questione e, nel caso in cui non lo avesse ancora fatto, quali interventi intende porre in essere allo scopo di eliminare la grave situazione di inefficienza dei vari reparti, magari attraverso interventi urgenti per allo scopo di garantire il diritto alla salute dei cittadini. “E’ necessario – conclude Catanzaro – intervenire con urgenza per risolvere le carenze strutturali e di personale di cui soffre l’ospedale Giovanni Paolo II, è indispensabile che il governo regionale si attivi per eliminare i disservizi e risolvere il problema delle carenze di organico, garantendo  così il diritto alla salute dei cittadini”.

Caso di meningite ad Aragona, ventiquattrenne in codice rosso al San Giovanni di Dio

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I sospetti dei medici sono stati confermati dal prelievo cerebrospinale e dagli esami effettuati non appena il giovane è giunto al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Agrigento con febbre alta e stato soporoso, la diagnosi di meningite batterica ha immediatamente fatto scattare poi il protocollo in casi del genere. Il giovane, di 24 anni di Aragona, è stato trasferito con urgenza al reparto di Malattie infettive di Barcellona Pozzo di Gotto, a Messina, mentre per chi è venuto a contatto con il giovane, è stato avviata la profilassi in via precauzionale. La prognosi per il giovane resta  riservata.
 

Carnevale. Divieto vendita bombolette spray. Ambulante su Facebook “Abbiamo diritto di lavorare”. Ma la misura è della Polizia

Carnevale, si sa, è un appuntamento utile anche per il business. La tradizione vuole che qualcuno si diverta anche con le bombolette spray, quelle che nella migliore delle ipotesi lanciano stelle filanti, nella peggiore l’odiosa schiuma da barba. Da qualche anno sono andati in soffitta i martelletti di plastica. Ma sono state necessarie ordinanze su ordinanze per raggiungere questo risultato. Così come c’è un’ordinanza, firmata da Francesca Valenti, che dispone il divieto di vendita, ma anche di semplice utilizzo per chi ne avesse comunque la disponibilità, di oggetti e materiali potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare: martelletti, ma anche clave, bombolette spray, stelle filanti e oggetti similari comunque denominati, che possono arrecare danno, disturbo o molestia alle persone durante il periodo di Carnevale 2018, oltreché pericoli in senso lato per la pubblica incolumità. Ordinanza che suscita polemiche. Una venditrice ambulante sulla sua pagina Facebook ha attaccato pesantemente l’amministrazione, lamentando di avere effettuato delle apposite forniture che, adesso, si trasformano in un danno, visto che non sarà possibile procedere alla vendita. “Abbiamo diritto di lavorare e portare il pane a casa dai nostri figli”, dice la venditrice. Il punto è che questa ordinanza che vieta la vendita delle bombolette obbedisce a precise direttive contenute nella circolare sulla sicurezza negli eventi del capo della Polizia Gabrielli.