È già un piccolo caso letterario il giallo “Un furto incredibile. Chi ha rubato i miei ovociti?”, presentato, a Menfi, firmato da un debuttante, il medico palermitano Giuseppe Valenti, ed edito dalla casa indipendente Spazio Cultura. Riflettori puntati su argomenti come la maternità e, in generale, la genitorialità, l’integrazione e i diritti delle donne.
Una storia interessante, un giallo su un furto di ovociti con indagini condotte da un vicequestore musulmano. Sono i diritti civili al centro della storia e l’evoluzione che avranno. Nei paesi anglosassoni un romanzo come questo sarebbe definito “page turner”, quelli da cui è impossibile staccarsi e che si leggono d’un fiato, per il ritmo delle azioni, per il dipanarsi di un mistero, per la caratterizzazione dei personaggi, e per una protagonista originale e di grande empatia: il vicequestore Zamira El Amri, poliziotta che indossa il velo islamico.
Ieri, alle 18,a Menfi, l'enoteca Maharìa ha ospitato il medico palermitano Giuseppe Valenti che ha presentato la sua opera prima dal titolo "Un furto incredibile. Chi ha rubato i miei ovociti?”, con i giornalisti Giacinto Pipitone e Giuseppe Pantano, e con Anna Piazza, medico ginecologo come l'autore. Tra i presenti il sindaco, Vito Clemente; il vicesindaco, Sandro la Placa; il presidente del consiglio comunale, Ezio Ferraro; assessori e consiglieri comunali.
Annunciato come il primo di una serie, il romanzo “Un furto incredibile”, come ogni giallo che si rispetti, si regge su tanti colpi di scena e su un finale mozzafiato. Valenti immagina che nella Torino del 2033 (anno in cui sarà già legge lo ius soli…) il vicequestore di origini arabe e il suo principale collaboratore, Claudio Dini, siano alle prese con un caso delicatissimo, il furto di ovociti subito da Rachele Simoni, quarantenne che li aveva fatti crioconservare. Un plot e un’indagine che catturano il lettore in modo inestricabile e sono il pretesto per puntare i riflettori su argomenti come la maternità e, in generale, la genitorialità, l’integrazione, i diritti delle donne, l’identità di genere.
Affermato ginecologo, che opera principalmente tra Sicilia e Toscana, Giuseppe Valenti si occupa soprattutto di procreazione medicamente assistita. Piuttosto naturale che la sua quotidianità professionale faccia capolino dalle pagine del suo esordio in libreria, volume disponibile, oltre che in formato cartaceo, anche in quello elettronico e acquistabile presso gli store on line.
Fissata l’ultima udienza, il 19 luglio 2023, del processo a carico di tre menfitani e un margheritese accusati di tentata estorsione. Tra questi il collaboratore di giustizia Vito Bucceri, di 51 anni. I fatti riguardano un periodo precedente alla sua collaborazione.
La condanna dei quattro imputati è stata chiesta dal pm Alessia Sinatra nel processo, che si celebra con il rito abbreviato, dinanzi al gup del Tribunale di Palermo, Cristina Lo Bue. Accusati di tentata estorsione Pietro Campo, di 66 anni, di Santa Margherita Belice, difeso dall’avvocato Ilenia Cannia, per il quale il pm ha sollecitato la pena più alta, 6 anni di reclusione. Per Vito Bucceri, difeso dall’avvocato Monica Genovese, il pm ha chiesto 8 mesi con i benefici per la collaborazione; per Giuseppe Alesi, di 53 anni, di Menfi, assistito dall’avvocato Luigi La Placa, chiesti 4 anni; per Tommaso Gulotta, di 58 anni, di Menfi, assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti ed Accursio Gagliano, pure richiesta di 4 anni.
Le difese hanno chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati. I quattro, in concorso tra loro e con un’altra persona, sono accusati di avere compiuto atti idonei a costringere un uomo di Castelvetrano a presentare le dimissioni da una società che operava nel settore dei carburanti rinunciando al pagamento degli stipendi arretrati e delle altre spettanze economiche derivanti dal suo rapporto di lavoro. Il tutto, sempre secondo l’accusa, non si è poi verificato anche per la ferma opposizione del castelvetranese che il 16 luglio 2015 ha presentato denuncia ai carabinieri di Menfi.
Nella foto, gli avvocati Luigi La Placa e Accursio Gagliano
La presidente dell’associazione “Ora Basta” Caterina Santangelo lancia oggi un appello, rivolto a tutte le associazioni, i club service e il mondo politico e sociale che parafrasando il noto Pnrr, dovrebbe essere una sorta di piano programmatico di rilancio per la città. L’avvocato saccense lo ha definito “Piano Saccense di Ripresa e Resilienza”, un vero invito che parte dalla constatazione dell’abbandono in cui versano i mezzi busti dei personaggi illustri di Sciacca alla villa comunale Ignazio Scaturro di Sciacca e in particolare, di quello dell’avvocato Domenico D’Agostino, ex sindaco della città che come ricorda l’epigrafe in villa, fu il realizzatore delle Terme di Sciacca cosi’ come le conoscevamo un tempo con lo stabilimento prima della loro chiusura.
Ebbene, secondo la presidente, se l’abbandono e il degrado pervadono ormai tutto, bisogna ripartire proprio dalla memoria storica e collettiva anche per il possibile rilancio delle Terme di Sciacca.
Salvatore Pisano ha vinto ieri la prima edizione della Festa del Gelato che ha avuto luogo ieri in piazza Vittorio Emanuele a Menfi mangiando un chilo di gelato in 3 minuti e 48 secondi.
La Festa del Gelato, alla sua prima edizione, è stata organizzata dal bar Ariston e ha avuto successo coinvolgendo adulti e piccini.
La serata è stata animata dal dj set di Michele Scarpuzza. Ha presentato Salvo Benigno.Quasi tutti i concorrenti sono riusciti a finire entro i 10 minuti il loro kg di gelato.
Durante la serata animazione per i più piccoli e un’area con i gonfiabili.
Si è svolto questa mattina il nuovo evento di Plasticfree Onlus che ha visto la collaborazione di 51 volontari per un cammino sostenibile alla scoperta di luoghi incontaminati, nel bosco della località Magaggiaro di Menfi.
Durante il percorso sono state trovate tracce di coniglio selvatico, lepri e volpi. I volontari sono stati accompagnati da guide esperte tra cui il dottore Angelo Napoli, esperto in agraria.
Il gruppo è stato accompagnato anche dall’assessore Franco Gagliano che ha rappresentato la vicinanza della nuova amministrazione comunale alle associazioni e il progetto di valorizzazione del territorio. È intervenuto, per un saluto, anche il sindaco di Menfi, Vito Clemente.
Presenti anche i volontari della Croce Rossa Italiana di Agrigento che hanno assicurato la sicurezza dei partecipanti. Per evitare rischi di incendi, le auto sono state parcheggiate fuori dal bosco e, inoltre, è vietato fumare e utilizzare il barbecue.
Alle 18 di ieri ha preso il via la processione del simulacro del Sacro Cuore per le vie cittadine del quartiere dove sorge la rettoria. I fedeli hanno accompagnato il simulacro per via Del sacro cuore, via Sallustio, via Alcide De Gasperi, via Morandi, via Cappuccini, via dei Lillà, via Giotto, via Mazzini e poi infine, il ritorno per via del Sacro cuore in chiesa dove ieri e’ stata celebrata la Santa Messa.
Un momento molto partecipato quello di ieri con i fedeli che guidati da padre Michele hanno organizzato le giornate di festa culminate ieri nella processione. Alla processione e alla messa hanno preso parte sia il sindaco Fabio Termine che il vice sindaco Gianluca Fisco.
Il sindaco Calogero Cattano comunica la pulizia del percorso che porta alla torre del Castello “Conte Luna” e alla sommità del famoso “Pizzo di Caltabellotta”, il quale si trova a 942 metri dal livello del mare. E’ stata illuminata la suddetta torre e, inoltre, sono stati ripristinati i segna passi che consentono ai visitatori di poter visitare il sito anche nelle ore notturne.
Un intervento che arriva dopo il completamento della messa in sicurezza del costone roccioso, posto in essere qualche mese fa
Il primo cittadino ha annunciato con fierezza la riapertura e fruibilita’ dei siti dopo che sono trascorsi decenni dalla loro chiusura.
Cose Nostre, lunedì 19 giugno, alle 23.25 su Rai 1, racconta la storia e l’omicidio dei fratelli Vaccaro Notte.
Nella puntata, Emilia Brandi, porta il pubblico a Sant’Angelo Muxaro, nell’entroterra agrigentino, dove i due fratelli erano nati e da cui erano un giorno partiti come tanti ragazzi siciliani, in cerca di fortuna.
Approdati in Germania, i Vaccaro Notte avevano svolto l’attività di pizzaioli, per poi fare ritorno, dopo qualche anno, nell’amata Sicilia e mettere su una attività in proprio: un’ azienda di pompe funebri. Ma il desiderio di rifarsi una vita nel proprio paese verrà interrotto dai malavitosi locali, ai quali i due fratelli avevano in qualche modo creato disturbo con la loro impresa. Dopo anni di litigi, minacce, dissapori e intimidazioni, la battaglia dei Vaccaro Notte contro le cosche locali finisce in tragedia, con l’uccisione di Vincenzo. Salvatore, che sarà il primo ad indagare sull’omicidio del fratello, verrà ucciso anche lui pochi mesi dopo. A raccontare oggi la storia a Emilia Brandi, è il terzo fratello delle vittime, Angelo Vaccaro Notte, che ricostruisce le trame malavitose della provincia di Agrigento e spiega come si sono sviluppate le inchieste e i processi per la morte dei due uomini.
“Ho sentito l’assessorato regionale alle Infrastrutture e appreso che stanno deliberando una somma per riavviare i lavori. Ci sono state delle varianti e si attendono anche autorizzazioni dal punto di vista ambientale. Nel momento in cui ripartiranno i lavori avranno una durata tra i sette e gli otto mesi e dunque per l’estate del prossimo anno contiamo che tutto possa essere completato. La quota ulteriore è di 1,400 milioni di euro”.
Lo ha dichiarato il vicesindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici di Sciacca, Gianluca Fisco, al Giornale di Sicilia a proposito dei lavori per la realizzazione della banchina San Pietro, al porto di Sciacca. Il cantiere è fermo da tempo, ma adesso si apre questa possibilità di completamento delle opere, un appalto da 4,3 milioni di euro, sono stati finanziati della Regione Siciliana ed eseguiti, nella parte già realizzata, dall’Ati Consorzio Stabile Conpat scarl Emmeci con sede a Roma.
Martedì 20 giugno Fisco risponderà in consiglio comunale a un’interrogazione presentata dal consigliere Ignazio Bivona.
Si svolgerà domani a Villafranca Sicula la prima Giornata di Prevenzione Cardiovascolare organizzato dall’amministrazione comunale per tutti i cittadini con età superiore a 40 anni. L’attività di screening viene effettuata presso la Biblioteca comunale dalle 9 alle 12:30 e dalle 16 alle 18:30.
I controlli consistono nel calcolo del rischio cardiovascolare, controllo della pressione arteriosa ed eco – color – Doppler dei tronchi sovraortici.