Le difese degli indagati per presunti abusi sessuali su una ragazzina di 13 anni a Menfi e Gibellina chiederanno al Tribunale del Riesame di Palermo l’annullamento delle misure cautelari. Lo hanno annunciato oggi al termine degli interrogatori di garanzia tenuti nel carcere Pagliarelli di Palermo per la madre della piccola e per Pietro Civello, di Gibellina, e al palazzo di giustizia di Sciacca per gli altri indagati che si trovano ai domiciliari.
L’avvocato Calogero Lanzarone, che difende i menfitani Calogero Friscia e Vito Campo, sostiene che nel prosieguo dell’inchiesta emergeranno fatti nuovi. Questi due indagati hanno risposto alle domande del giudice, respingendo le accuse, mentre gli altri due, Viorel Frisan e Vito Sansone, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.