Superata l’ondata di maltempo che ha flagellato la Sicilia occidentale e tra i vari comuni anche Menfi, nella città belicina, o per meglio dire nelle campagne che abbracciano il paese, è tempo della conta dei danni. Oggi è tornato il sereno ma l’alluvione dei giorni scorsi si è rilevata in tutta la sua potenza: alberi sradicati, vigneti allagati, per non parlare delle frane che a tratti impediscono la circolazione (a Porto Palo sono state chiude delle strade che collegavano al borgo marino) e gli ingenti danni alle case di campagna e al mare.
9, 10 e 11 novembre – scrive in una nota Coldiretti: “In appena tre giorni di maltempo si sono abbattuti sulla Sicilia ben 11 eventi estremi tra bombe d’acqua, tempeste di fulmini e bufere di vento che hanno causato danni nelle città e nelle campagne”. Coldiretti riferisce che gli effetti dell’ondata di maltempo di quei giorni, che ha investito l’Italiasi è particolarmente accanita sulla Sicilia “sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database”.
“La regione più duramente colpita dalla perturbazione – sottolinea la Coldiretti – è la Sicilia dove si è concentrata la quasi totalità dei nubifragi che hanno interessato le province di Agrigento, Trapani, Siracusa ma è stata colpita anche Catania. Se a Sciacca sono caduti 220 millimetri di pioggia in 22 ore a Castelvetrano ne sono caduti 240 in un giorno, ma precipitazioni intense – precisa la Coldiretti – si sono verificate anche a Portopalo di Capo Passero dove in sole tre ore sono caduti 47 millimetri mentre a Licata si è verificata una tempesta di fulmini e a Favara una bufera di vento”.
Il risultato delle intense precipitazioni nella regione – sottolinea la Coldiretti sono verdure e ortaggi come carciofi, finocchi e cardi affogati, vigneti, uliveti e frutteti devastati e campi allagati ma anche reti antigrandine e recinzioni aziendali volate via con il vento.