Due quindicenni palermitani sono tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni su richiesta della rispettiva procura, per reati contro la persona e il patrimonio, sarebbero tra gli autori di una tentata rapina e di furti commessi nei mesi scorsi a Menfi. Ai due vengono contestati 5 tentati furti in concorso su autovettura, un furto consumato in concorso presso un esercizio commerciale ed una rapina tentata in concorso nel corso della quale la vittima è stata aggredita e picchiata ferocemente “in quanto aveva con sé solo pochi spiccioli” subendo la frattura delle ossa nasali.
Uno dei due minori è ritenuto anche responsabile di due rapine consumate ed una tentata, perpetrate tra il 5 dicembre 2024 ed il 4 gennaio 2025 ai danni di alcuni esercizi commerciali del centro cittadino di Palermo.
In particolare, il 5 dicembre scorso il minore avrebbe minacciato con un bastone i dipendenti di una farmacia riuscendo, così, a impossessarsi di circa 350 euro.
Mentre il 4 gennaio avrebbe minacciato con una pistola semiautomatica i dipendenti di un esercizio commerciale così da impossessarsi della somma di 2100.
Lo stesso giorno, minacciando con una pistola il titolare di un esercizio commerciale, il giovane avrebbe tentato una rapina non riuscendo nell’intento per la resistenza opposta dalla vittima.
Mentre l’altro giovane risulta essere indagato anche per una rapina commessa ai danni di un fattorino della società Glovo il 13 giugno scorso, in zona Mondello, al quale risulterebbe avere asportato, dopo avergli cagionato lesioni personali, la somma di 90 euro.
Sono state le indagini condotte dagli agenti della Squadra investigativa del commissariato “San Lorenzo”, per le molte azioni commesse nel palermitano, ma anche l’attività dei carabinieri di Menfi per i reati commessi nel territorio del centro belicino a consentire di individuare i due minori attraverso il racconto delle vittime, l’analisi del modus operandi ed in virtù dell’accurata analisi delle immagini tratte dagli impianti di videosorveglianza.
Importante anche l’apporto del gabinetto regionale di polizia scientifica “Sicilia occidentale” per la ricostruzione dell’identità dei fermati attraverso il repertamento delle impronte digitali.
Il gip ha confermato la misura della custodia in carcere per i due minorenni, a seguito dell’interrogatorio di garanzia. Uno dei due, per altra causa, era già sottoposto alla misura del collocamento in comunità.