Dopo la condanna definitiva per atti sessuali con una minore di 14 anni ieri sera sono stati trasferiti dai domiciliare in carcere due menfitani, Vito Campo, di 70 anni, e Calogero Friscia, di 26. Il primo deve scontare circa un anno di reclusione e il secondo due anni.
Per Campo la pena è stata di 6 anni e per Friscia di 4 anni di reclusione, ma sono rimasti per un lungo periodo ai domiciliari. I due sono difesi dall’avvocato Calogero Lanzarone.
L’ordine di carcerazione a loro è stato notificato dai carabinieri che avevano svolto le indagini. La terza sezione della Corte di Cassazione venerdì scorso ha rigettato il ricorso delle difese e confermato la sentenza della Corte di Appello di Palermo con la condanna a 8 anni di reclusione e 80 mila euro di multa nei confronti della madre della ragazzina che non ha mai lasciato il carcere. La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri per somme dai 30 ai 200 euro.