La terza sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso delle difese e confermato la sentenza di condanna per la madre e per altri due imputati nel processo riguardante atti sessuali con una minore di 14 anni con indagini scattate nel 2017.
Otto anni di reclusione e 80 mila euro di multa nei confronti della madre della ragazzina, che si trova in carcere.
Per i menfitani Vito Campo, di 69 anni, e Calogero Friscia, di 25, che sono ai domiciliari, confermate le condanne rispettivamente a 6 e 4 anni di reclusione.
La ragazzina, secondo l’accusa e sulla base di una sentenza di condanna che adesso è definitiva, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri per somme che andavano dai 30 ai 200 euro.
Le difese con gli avvocati Antonino Sutera per la madre e Calogero Lanzarone per gli altri due imputati hanno contestato l’attendibilità delle dichiarazioni della minore e puntato anche sul fatto che in un altro processo, riguardante la stessa vicenda, c’è stata un’assoluzione.
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso.
Nella foto, gli avvocati Calogero Lanzarone e Nino Sutera