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“Atti sessuali con una ragazzina a Menfi”, il procuratore generale chiede la conferma della condanna per la madre

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Ha discusso il procuratore generale in Corte di Appello, a Palermo, nel processo a carico della madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina.

Ha chiesto la conferma delle condanne emesse in primo grado dal gup del Tribunale di Palermo. Sono tre gli imputati in questo troncone del processo, quelli che hanno scelto il rito abbreviato.

La madre della piccola in primo grado è stata condannata a 8 anni di reclusione e 80 mila euro di multa, i menfitani Vito Campo, di 69 anni, e Calogero Friscia, di 25 anni, rispettivamente, a 6 anni e 4 anni di reclusione.  Il 13 aprile discuteranno le difese e poi la sentenza.

La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre, che si trova in carcere, avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri sessuali per somme che andavano dai 30 ai 200 euro.

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