Aumento dell’imposta di soggiorno a Menfi, protesta anche la Cna provinciale

“Tariffe aumentate per il 2019 senza alcun preventivo ed opportuno confronto con le Organizzazioni di categoria. Chi produce e lavora merita quantomeno di essere coinvolto nelle scelte”. I vertici provinciali della Cna di Agrigento non condividono la linea adottata dall’amministrazione comunale di Menfi rispetto all’aumento dell’imposta di soggiorno.  

“Il turismo rappresenta una leva importante per l’economia del territorio – affermano il presidente, Francesco Di Natale, e il segretario Claudio Spoto – è una risorsa sulla quale puntare ed investire per alimentare i flussi e gli arrivi a beneficio dell’intera filiera. Ma senza porre in essere manovre destinate a produrre riflessi negativi, come quelle azionate dalla giunta municipale di Menfi – aggiungono –  perché l’entità del tributo che lievità, in modo così sensibile, rischia di rivelarsi dannoso per le strutture ricettive e, più in generale, per il sistema produttivo locale. La modifica al rialzo della misura dell’imposta, sostanzialmente raddoppiata rispetto al passato, non può che creare preoccupazioni e agitazione fra gli operatori del settore, i quali corrono il rischio, per effetto della novità, di subire un mancato introito economico, determinato dalla flessione di presenze turistiche nella cittadina. Noi, attraverso il referente locale della Cna, Giuseppe Cammarata, – concludono Di Natale e Spoto – abbiamo raccolto l’Sos lanciato dalle attività, ma non vogliamo limitarci a questo. E’ nostra intenzione trasformare il dissenso in azione propositiva e costruttiva. Chiediamo quindi al sindaco e all’amministrazione comunale un urgente incontro per approfondire la questione, nella consapevolezza – conclude la Cna – che alla fine prevarrà il buon senso e la responsabilità istituzionale nell’esclusivo interesse del bene comune”.   

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