Dissequestro e proscioglimento nei confronti del notaio Palermo di Menfi

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha emesso due sentenze di “non doversi procedere”, nei confronti del notaio Filippo Palermo, accusato di truffe aggravate ai danni dei propri clienti dal 2013 al 2017. Analoga sentenza era stata già emessa in febbraio per i presunti reati relativi al 2012.

L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, aveva portato il Gip del Tribunale di Sciacca, su richiesta della Procura, a disporre, nel dicembre del 2017, il sequestro preventivo dell’ingente somma di 1.723.915,21 euro corrispondente al presunto profitto. Tale provvedimento, dapprima confermato, ma poi annullato dalla Corte di Cassazione, è stato definitivamente revocato il 15 luglio scorso dal Tribunale del Riesame di Agrigento, che ha accolto le richieste della difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro.

I legali, rilevando che solo 71 delle oltre 2.000 presunte persone offese individuate dalla Procura avevano sporto querela, hanno prodotto altrettanti verbali di remissione ed accettazione, a seguito del risarcimento ottenuto, chiedendo e ottenendo la revoca del sequestro per improcedibilità dell’azione penale.

Allo stesso modo, il Tribunale di Sciacca, preso atto della volontà dei pochissimi querelanti di non procedere più contro il notaio, ha emesso le due sentenze di proscioglimento, accogliendo le richieste della stessa Procura e degli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro.

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